mercoledì 20 dicembre 2017

RECENSIONE:R.E.M. - AUTOMATIC FOR THE PEOPLE (1992) (25TH ANNIVERSARY BOXSET:2017)


R.E.M. - AUTOMATIC FOR THE PEOPLE (1992)
(25TH ANNIVERSARY BOXSET:2017)
LABEL:WARNER BROS/CONCORD MUSIC'S CRAFT
FORMAT:ANNIVERSARY BOXSET 4 CD+BOOK







"Se fossi costretto a vivere in un'isola deserta, quali dischi porteresti con te?"
Quante volte, in una conversazione spensierata tra amici, abbiamo risposto ad una domanda del genere? 
Ebbene, a me questo dilemma è stato posto più volte in svariati campi, dalla letteratura al cibo, fino ad arrivare al grande amore della mia vita, cioè la musica. E certo, mentirei se vi dicessi che se dovessi scegliere un album, UNO solo, porterei quello che di cui vi sto per parlare; ma se avessi la possibilità di sceglierne....diciamo una decina? ebbene, "Automatic for the people" dei R.E.M. troverebbe senz'altro posto nello zaino (valigetta, bisaccia, lettore mp3 o quel che vi pare) del sottoscritto.
E lo dico davvero senza alcun dubbio, per diversi motivi che piano piano illustrerò. Intanto vi basti sapere che è stato uno dei primissimi cd che ho acquistato, nel lontanissimo 1992, appena uscito; già per questo, porta con sè un mucchio di ricordi legati alle mie prime scoperte musicali. Inoltre, è un album che é stato capace, con almeno un paio di canzoni, di fulminarmi al primo ascolto; le ho letteralmente consumate allora, ed ancora oggi le vado a ripescare ciclicamente. Sono brani, questi, che non mi scrolleró più di dosso. Se a tutto ciò si aggiunge che è unanimamente riconosciuto come uno degli album rock più belli ed influenti degli anni '90, è evidente come il mio gusto personale, questa volta, si vada a sposare con quello di molta altra gente a cui questo disco è entrato nelle vene.
Quest'anno, i R.E.M. hanno celebrato a dovere il 25esimo anniversario dall'uscita di "Automatic", con il box che si vede nella foto, della stessa grandezza di un vinile:stavolta, peró, nessun pezzo di plastica tondeggiante e nero; una volta aperto, nello scatolone ci si può trovare uno splendido libro in copertina rigida pieno zeppo di foto quasi tutte inedite, scattate da Anton Corbijn e Melodie McDaniel tra il 1992 e il 1993, oltre a ben 3 cd ed un bluray, così suddivisi:
  • cd1 - L'album originale
  • cd2 - Live at 40 watts club del 1992
  • cd3 - Demo e work in progress dell'album
  • cd4 - Bluray con l'album in 5.1 ed i video
"Automatic for the people" è l'ottavo disco di Michael Stipe, Peter Buck, Mike Mills e Bill Berry,  uscito nel 1992 a solo un anno di distanza da "Out of time", l'album che li portò al successo planetario grazie anche ad un singolo fortissimo come "Losing my religion", e brani orecchiabili e radiofonici come l'indimenticabile "Shiny happy people". I R.E.M. che si affacciano al nuovo anno, sono quindi una band sulla bocca di tutti e sulla cresta dell'onda, ed il successore di "Out of time" non tarda ad arrivare.
"Automatic" nasce, infatti, dalle stesse sessions del suo predecessore, ma sotto una stella diversa, portandolo ad esserne tutto l'opposto; "Out of time" era un album solare, a tratti leggero e fondamentalmente gioioso, seppur con il classico retrogusto dolce-amaro tipico della band di Athens e del songwriting di Stipe. Contrariamente a quello che ci si poteva aspettare, il suo seguito é invece cupo, malinconico nelle sonoritá e molto piú riflessivo nei testi. É un cambiamento radicale e per certi versi spiazzante, preannunciato giá dalla stessa copertina, dove le tonalità non sono piú colorate ma nere e grigie; quell'ornamento a stella che in realtà è il vecchio logo presente (anni fa) sul cartello del Sinbad Motel di Miami, adiacente alla sala di registrazione del gruppo, venne scelto perché inizialmente l'album doveva chiamarsi "Star". Quando il titolo venne cambiato in "Automatic for the people" (motto di un ristorante della Georgia), i R.E.M. decisero di non intaccare l'aspetto grafico della cover, e la fotografia rimase la stessa:in effetti, c'è da dire che questa scelta rappresenta in modo emblematico l'aspetto più intimo e malinconico dell'intero disco.
L'opener, "Drive" è lo specchio di quel che poi é tutto l'album:introdotta da semplici arpeggi di basso, in tonalità discendente, ed accompagnata dalla chitarra acustica di Peter Buck, è claustrofobica ed introspettiva; le vocals evocative di Michael Stipe le danno, inoltre, un tocco solenne. "Drive" è anche il compimento del percorso poetico ormai maturo del leader della band, che qui più che in passato affina il suo modo di esprimere in modo ermetico e criptico dei concetti solo apparentemente poco comprensibili.
Ad un'analisi superficiale, interpretare il senso di "Drive" non è per niente facile; però, dietro le parole slegate, è celato senza dubbio un messaggio politico ed anche sociologico, rivolto ai ragazzi ("Hey, kids, Rock'n'Roll") che devono essere più padroni del loro destino e prendere in mano la propria vita ("Nobody tells what to do"); il continuo ripetere "Tick tock" può lasciar intendere il passare del tempo, effimero, con gli anni della gioventù che sfuggono velocemente, portandoci improvvisamente ad essere adulti:le possibilità si restringono, le strade da scegliere diminuiscono e tutte le opzioni che si hanno da ragazzi, i "What if" (i famosi "...e se?" su cui è costruito l'intero testo) vengono schiacciati dalle responsabilità e dalla vita quotidiana.
"Smack, crack, bushwhacked
Tie another one to your racks, baby
Hey kids, rock and roll
Nobody tells you where to go, baby
What if I ride, what if you walk?
What if you rock around the clock?
Tick-tock, tick-tock
What if you did, what if you walk?
What if you tried to get off, baby?
Hey, kids, where are you?
Nobody tells you what to do, baby...
"

Mike Mills, ad una specifica domanda sul significato di certe canzoni dei R.E.M. e su "Drive" in particolare, disse:"Non ho idea di cosa significhi realmente; il senso è talmente sottile che può essere interpretabile in modo più leggero, come per la canzone "Stand", od anche analizzato parola per parola. Puoi apprezzare un brano su qualsiasi livello, e mi piace questa cosa perchè, tirando le somme, quello che dice una canzone è solo un dettaglio, ed i testi sono l'ultima cosa che ascolto".
"Drive", oltre ad aprire il disco, ne è anche il singolo di lancio; e sebbene sia un brano di difficile interpretazione ed anche poco commerciale (in radio, all'epoca andò pochissimo e in classifica non riuscì ad entrare nella top 10 della stragrande maggioranza delle classifiche mondiali), è un grandissimo pezzo d'atmosfera, ben strutturato, e seppur ripetitivo mai noioso (quando rischia di diventarlo, irrompe a sorpresa la chitarra elettrica, capace di proiettare la canzone verso lidi decisamente più rock). L'arrangiamento per archi è magistrale, perchè non è mai dominante sulla struttura del brano; va a chiudere ogni linea di basso alla perfezione, arrivando persino a "duettare" con le chitarre in un ensemble efficace ed incisivo. "Drive" è uno dei 4 brani del disco ad offrire questo tipo di rifinitura orchestrale, creata ad arte dal bassista John Paul Jones dei Led Zeppelin (gli altri sono "The sidewinder sleeps tonight", "Everybody hurts" e "Nightswimming"), ed è un richiamo ai precedenti inserti appena accennati in "Out of time" (avete presente "Shiny happy people"?). 
Ultimamente, grazie a youtube ho anche scoperto una performance live del brano in Germania, a Wiesbaden, che risale al 2003:consiglio a tutti di andarla a vedere, anche per apprezzare il carisma di un'artista magnetico come Stipe. Sia questa interpretazione dal vivo, che la versione "demo" che si può ascoltare sul terzo cd del boxset dell'anniversario, sono state capaci di regalarmi gli stessi brividi che provai la prima volta con la versione originale.
Seguendo la linea tracciata da "Drive", "Automatic for the people" prosegue con la triste "Try not to breathe", che racconta i pensieri  di un anziano in fin di vita, soddisfatto per tutto quello che ha avuto ed ottenuto; egli vorrebbe che la persona che gli sta al fianco in questi ultimi istanti, ricordi i suoi occhi ancora vivi ("...And these are the eyes I want you to remember"), prima che decida di trattenere il respiro e lasciare che il suo spirito voli sulla sua tomba ("I need something to fly over my grave again"). Un passaggio chiave del testo, è nella frase "I will try not to worry you", che analizza uno degli aspetti più tristi dell'essere anziani:quello di sentirsi come un peso, un intralcio per chi si prende cura di loro; per quanto ci si sforzi di cambiare loro idea, questa è una convinzione che li accomuna e che raramente si riesce a cancellare.
Terza traccia del disco, è "The sidewinder sleeps tonite", che interrompe per un momento l'atmosfera greve creata dai due pezzi iniziali. "Sidewinder" è infatti quanto di più vicino a "Out of time" i R.E.M. potevano proporre, ed è una momentanea fuga dalla tristezza generale di cui è farcito questo lavoro del gruppo.
Peter Buck, a riguardo, disse:"Abbiamo inserito questa canzone per spezzare l'umore prevalente dell'album, che è liricamente fondato su temi come la mortalità, il suicidio ed il passare del tempo; sentivamo che c'era bisogno di un punto di luce". 
"The sidewinder sleeps tonite" è anche uno dei pochi pezzi veramente rock dell'album, ed è orecchiabile quanto basta per essere stato preso in considerazione come terzo singolo; il successo riscosso è la chiara dimostrazione di quanto la melodia sia trascinante ed indovinata. 
La quarta traccia offre un altro highlight rilevante:"Everybody hurts", che oltre ad essere riconosciuta più o meno da tutti come una delle più belle ballate rock di sempre, è intima, struggente e capace di entrarti nel cuore con la sua semplice profondità. Costruita su un arpeggio di chitarra acustica, successivamente impreziosito da un tappeto d'archi favoloso, la canzone è un inno contro il suicidio che, con le sue parole, cerca di infondere coraggio a chi si sente deluso ed affranto dalla vita; è un grido coraggioso di resistenza al dolore, alla depressione ed al malessere di chi sente di non farcela, con Stipe che sul finale ripete ossessivamente "hold on" ("Resisti"). L'entrata della chitarra elettrica a metà del brano è magistrale, da pelle d'oca, mentre le parole "don't throw your hand" sovrastano il muro del suono creato dalla band, a riprova di un brano splendidamente realizzato ed interpretato:
"When the day is long
And the night, 

the night is yours alone
When you're sure 

you've had enough
Of this life, well hang on
Don't let yourself go
'Cause everybody cries
And everybody hurts sometimes
Sometimes everything is wrong
Now it's time to sing along
When your day is night alone 

(Hold on, hold on)
If you feel like letting go

If you think you've had too much
Of this life, well hang on
'Cause everybody hurts
Take comfort in your friends
Everybody hurts
Don't throw your hand, oh no
Don't throw your hand
If you feel like you're alone
No, no, no, you are not alone...
"

Il video, diretto da Jake Scott, è stato girato a San Antonio, in Texas, e mostra un'autostrada congestionata da un ingorgo mentre da un cavalcavia Stipe dissemina le pagine di un libro. Scorrono quindi i volti muti delle persone che occupano le numerose autovetture:alcuni sottotitoli, molto suggestivi, alternano parole del testo a passaggi della Bibbia, e rappresentano i pensieri reconditi della gente nelle auto, tutti accomunati da stati d'animo chiaramente negativi. Con il sopraggiungere del finale, nel preciso istante in cui Stipe intona "hold on", tutti i viaggiatori scendono con calma dalle loro macchine e si incamminano, senza una meta apparente ma con passo lento ma deciso, per poi sparire senza lasciare traccia. 
É un gesto semplice, che rappresenta una reazione:non una rinascita definitiva, ma un cambiamento. E' senza dubbio un video ad effetto che ben rappresenta, metaforicamente, il malessere che molti si portano dentro e che diventa un circolo vizioso costante con cui fare i conti giorno dopo giorno. Lo splendido messaggio è carico di speranza, sia nella canzone stessa che nel video.
Nel box celebrativo, sempre sul terzo cd, è presente un bellissimo sguardo al "dietro le quinte" della creazione di questa canzone:celato sotto il nome di "Michael's organ", il work in progress vede lo stesso Stipe alla tastiera, intento ad accennare appena il testo (evidentemente ancora non pronto). Sono piccole gemme, queste, che non fanno altro che impreziosire la storia di un pezzo che amiamo in modo particolare, oltre a farcelo vedere sotto un'altra ottica senz'altro più umana, più vera.
Le successive "Sweetness follows" e "Monty got a raw deal", pur essendo degli episodi minori del disco, non si discostano dalle cupe tematiche che pervadono l'intero "Automatic for the people":"Monty got a raw deal" in particolare, è dedicata all'attore Montgomery Cliff, attore degli anni 50, che non riuscì più ad ottenere contratti dopo aver reso pubblica la sua omosessualità. Musicalmente, "Monty" può sembrare più leggera, ma l'aspetto malinconico si percepisce chiaramente nelle persistenti tastiere che guidano l'intero brano. "Sweetness follows" invece, parla della morte dei genitori, ed è intensa e molto più vicina come sonorità (ma anche come tematiche) a "Try not to breath".
Una sferzata di rock rabbioso arriva con "Ignoreland", attacco aperto alla presidenza Reagan ed all'allora presidente Bush padre ("TV tells a million lies. The paper's terrified to report
anything that isn't handed on a presidential spoon" - "La tv dice milioni di bugie, ed i giornali hanno paura di riportare tutto ciò che va contro il presidente"). E', questa, una tematica ricorrente nei lavori dei R.E.M., già affrontata in passato con la canzone di denuncia "It's the end of the world as we know it" e ripresa poi più avanti con "Bad day". La voce di Stipe, carica di effetti al limite della distorsione, si scaglia senza pietà contro il malgoverno inanellando una frase dopo l'altra, denunciando un sistema malato e pilotato creato dal popolo stesso. Le cose non cambieranno, ma l'averlo gridato fa già stare meglio ("No solution, spleen-venting. But I feel better having screamed. Don't you?").
"Star me kitten" è, forse, il brano più debole dell'intero disco:non inascoltabile, ma statico ed a tratti noisetto; nel complesso, è solo una piccola pausa prima della chiusura esplosiva (e preso così, risulta essere senz'altro più accettabile). Lo seguono, infatti, "Man on the moon", "Nightswimming" e "Find the river", un trittico di altissimo livello che garantisce una chiusura di tutto rispetto ad un album che rasenta la perfezione.
"Man on the moon" rappresenta un pò tutto l'universo musicale dei R.E.M.:acustica, e per questo delicata, ma con una melodia vincente che cresce fino al ritornello arioso e di grande impatto.
Ricordo che ad un primo ascolto non rimasi particolarmente impressionato, ed anzi, rimasi persino stizzito quando venni a sapere che era stata scelta come secondo singolo; evidentemente all'epoca ero ancora un ragazzo poco esperto, e non avevo colto la scarna semplicità del brano, che abbinata ad una chiara impronta country/rock aveva, già allora, tutti i crismi per diventare un classico del genere. Col tempo, si sa, si rivalutano tante cose, o semplicemente le si guardano da un punto di vista diverso (o si ascoltano con un orecchio diverso). Ho dovuto, gioco forza, rivedere il mio giudizio affrettato:volta dopo volta, "Man on the moon" è diventata fondamentale ogni volta che ho voglia di suonare qualcosa di Stipe e soci. L'averla bistrattata, equivale ad aver preso una cantonata colossale per il sottoscritto. 
Il testo ricorda molti elementi degli anni 70, e della gioventù di quell'epoca:vengono citati i "Mott the Hoople", i giochi "Twister" e "Risiko", Elvis (immancabile) e soprattutto Andy Kaufman, attore comico piuttosto trasgressivo dell'epoca, a cui è rivolta e dedicata la canzone:
"Mott the Hoople 
and the game of Life
yeah, yeah, yeah, yeah
Andy Kaufman 
in the wrestling match
yeah, yeah, yeah, yeah
Monopoly, Twenty one, checkers, and chess yeah, yeah, yeah, yeah
Mister Fred Blassie in a breakfast mess
yeah, yeah, yeah, yeah
Let's play Twister, let's play Risk
yeah, yeah, yeah, yeah
I'll see you in heaven if you make the list
yeah, yeah, yeah, yeah
Now, Andy did you hear about this one?
Tell me, are you locked in the punch?
Andy are you goofing on Elvis? Hey, baby
Are we losing touch?
If you believed they put a man on the moon
Man on the moon
If you believe there's nothing up his sleeve
Then nothing is cool..."
"Man on the moon" è, al pari di "The sidewinder sleeps tonite", una delle proposte più solari in un album complessivamente criptico ed introspettivo; giunge poco prima della chiusura, che riprende le tematiche principali, e va annoverata di diritto tra gli episodi più riusciti non solo dell'intero "Automatic for the people", ma dell'intera carriera dei R.E.M.
"Nightswimming" invece, è una delicatissima ed intensa ballad per voce e pianoforte, costruita su ricordi di gioventù, su quanto sia facile da ragazzi fare cose che altrimenti, da adulti, non si farebbero mai; un tipico esempio? nuotare nella notte in un lago:
"Nightswimming deserves a quiet night
The photograph on the dashboard
taken years ago,
turned around backwards
so the windshield shows.
Every street light reveals a picture in reverse
Still it's so much clearer
I forgot my shirt at the water's edge
The moon is low tonight
Nightswimming deserves a quiet night
I'm not sure all these people understand..."
Chiude uno dei dischi più belli degli anni '90 "Find the river", di cui Mike Mills offre un curioso aneddoto in un'intervista a Melody Maker:"Io e Bill (Berry) abbiamo deciso di incidere le armonie di "Find the river" senza ascoltarci a vicenda:ne è venuto fuori un groviglio interessante tra arpeggi tirati e più amatoriali, che si sono uniti alla perfezione nel mixaggio finale". 
La melodia su cui è costruita la canzone è sicuramente d'effetto ed evocativa, accompagnata da uno splendido giro di tastiera (molto simile ad un fisarmonica), che gli dona una sfumatura tra il folk e il country. Il testo invita a soffermarsi sulla bellezza del mondo che ci circonda, e quel "trovare il fiume" in realtà è un modo di dire per invitarci a trovare la nostra strada ("Me, my thoughts are flower strewn, ocean storm, bayberry moon I have got to leave to find my way...").
L'edizione deluxe del 25esimo anniversario uscita poche settimane fa, è un ottimo riassunto ed una degna celebrazione di quello che è stato "Automatic for the people" e che continua ad essere:un grande album, ed un classico senza tempo.
La band di Athens ha, successivamente, tirato fuori altri lavori di notevole spessore ("New adventures in Hi-Fi" per esempio,è un diretto discendente di questo lavoro, ma anche "Monster" ed "Up" , per quanto diversi, sono degli ottimi dischi). La combinazione di brani inseriti in questo "Automatic for the people", però, e l'alchimia creatasi tra tutti i membri del gruppo è un qualcosa che appartiene solo a questo capolavoro.
E' un disco di cui ogni amante del rock non può e non dovrebbe fare a meno. Perchè nonostante la nube grigia che lo avvolge, fa riflettere. Fa sorridere. Fa emozionare. Ed anche nelle sue (poche) debolezze, sa farsi apprezzare. 

VOTO: 9/10
BEST TRACKS:"DRIVE", "THE SIDEWINDER SLEEPS TONITE", "EVERYBODY HURTS", "MAN ON THE MOON", "FIND THE RIVER", "NIGHTSWIMMING".






lunedì 27 novembre 2017

MICHAEL JACKSON:STORIA DI UNA DISCOGRAFIA SOLO IMMAGINATA PARTE 2 - 2009-2018

           MICHAEL JACKSON:
STORIA DI UNA DISCOGRAFIA SOLO IMMAGINATA
                  PARTE 2 - 2009-2018















Ho analizzato, nel post precedente, la discografia del Re del Pop a partire dal 1994, immedesimandomi in un Quincy Jones/fan di Michael, per vedere come la produzione di Michael Jackson, quando era ancora in vita, poteva essere cambiata; con questo, non ho voluto dire che Michael abbia fatto scelte sbagliate. Però, con qualche aggiustamento qui e lì, forse le sue opere avrebbero conservato lo smalto e la brillantezza dei suoi lavori migliori.
Questa volta, per entrare nello specifico della discografia postuma, dovrò (mio malgrado) vestire i panni di un'altra figura, che a noi fans piace poco o niente:John Branca, amministratore del patrimonio del Michael Jackson's Estate dal 2009, anno in cui Michael ci ha purtroppo lasciati.
Branca è quindi produttore esecutivo di tutti progetti inerenti al marchio dell'artista più famoso del mondo, ha stipulato un contratto con Sony (che diventa distributrice di tutto ciò che viene lanciato a nome di Jackson), ed è evidente come lo scopo principale dei due soggetti di cui vi ho parlato sia quello di avere un ritorno commerciale; obiettivo, questo, posto al di sopra di tutto, nonostante nelle numerose interviste e annunci stampa, Branca menzioni sempre i fans (ai quali sono "concessi" questi regali, ed ai quali verrebbe sempre dato un occhio di riguardo) ed il rispetto per l'artista (un modo per perpetuare la leggenda, espandendola alle nuove generazioni).
Ad oggi, Branca ha disatteso entrambe le promesse:i fans sono scontenti, le carte a disposizione sono state giocate in alcuni frangenti malissimo, in altri con troppa sufficienza; spesso si ha l'impressione che il modus-operandi di Michael ed i suoi standard qualitativi non siano stati neanche minimamente contemplati.
Capirete da voi, che oltre a rivoluzionare ciò che è stato fatto, in questa nuova discografia frutto della mia immaginazione, sarò quindi carico di critiche nei confronti dell'operato di Branca.
Sotto quest'ottica, immaginiamo che io nel 2009 sia stato nominato amministratore dell'Estate (ma potrebbe esserlo diventato anche chiunque di voi; come detto in precedenza, questo è un gioco plasmabile a piacimento da chiunque conosca in modo approfondito la carriera di Michael Jackson).
Cosa avrei fatto per:
1-Far sì che le opere di Michael fossero all'altezza del nome che le firma, rispettose e ben curate;
2-Rendere i fans soddisfatti, e fare in modo che accettassero dei prodotti postumi, vedendoci dietro la stessa passione che riversava il Re del Pop in ogni sua creatura;
3-Migliorare considerabilmente l'appeal commerciale di certe produzioni, che avrebbero senza ombra di dubbio venduto di più, rendendole, per questo, anche meno attaccabili e criticabili.
Inizia tutto, inevitabilmente, con "This is it".

2009-THIS IS IT (FILM + SOUNDTRACK)
TRACKLIST:
1-WANNA BE STARTIN'SOMETHIN'
2-JAM
3-THEY DON'T CARE ABOUT US
4-HUMAN NATURE
5-SMOOTH CRIMINAL
6-THE WAY YOU MAKE ME FEEL
7-SHAKE YOUR BODY
8-I JUST CAN'T STOP LOVING YOU
9-THRILLER
10-BEAT IT
11-BLACK OR WHITE
12-EARTH SONG
13-BILLIE JEAN
14-MAN IN THE MIRROR
15-THIS IS IT
Su "This is it" non mi sento di essere troppo critico nell'operato di Sony e Branca. Il documentario, film o concerto - si può definire in tutti e 3 i modi - è veramente un regalo, seppur amaro, per tutti i fans di Michael Jackson. Vedere come stava preparando il suo ritorno sulle scene, e scoprire i retroscena dei concerti che stava preparando per Londra è qualcosa di meraviglioso. Ha commosso frotte di fans, navigando sull'onda emotiva della tragica perdita dell'artista, ancora viva e scolpita nella memoria di tutti. Il progetto è stato preparato, montato e distribuito al cinema in tempi da record, e discograficamente parlando, non si sarebbe potuto far a meno di lanciare la relativa colonna sonora, seguendo la scaletta dei brani inseriti nel film e che Jackson aveva provato per lo spettacolo. Inizialmente, avrei desiderato che le versioni inserite in questa colonna sonora, fossero le versioni riarrangiate e riviste come nel documentario, pronte per una performance live. A conti fatti, con i tempi ristretti e la necessità di celebrare quei brani su scala mondiale, la scelta di lanciare quella tracklist, fatta di versioni originali, ci può stare. 
Ma c'è un errore. Un grandissimo errore, già imperdonabile: l'inedito "This is it". Nella fretta, non bisognava dimenticarsi che il brano era stato scritto ANCHE da Paul Anka, il quale possedeva una fetta di diritti di pubblicazione. Inoltre il titolo originale della canzone era "I've never heard", ed Anka aveva una versione diversa da quella che poi è stata utilizzata dalla Sony; le vocals di Michael in questa seconda "take" da studio, erano senz'altro più pulite e rifinite:qualità che, evidentemente, il demo a disposizione di Branca e soci non aveva. Per questo, il lavoro dell'Estate su questa canzone è risultato faragginoso, la voce di Michael sembra impastata e distante, e l'arrangiamento orchestrale invece che nobilitare il pezzo, pare più una copertura per distogliere l'attenzione dalla qualità non eccelsa del master d'origine.
Bisognava quindi essere meno distratti, risalendo alla vera origine del pezzo, e lavorarci magari anche con l'aiuto di Paul Anka:il risultato sarebbe stato senz'altro migliore.
Altro appunto, e vi sembrerò il bastian contrario della situazione, è sul secondo cd della deluxe edition:lo avrei evitato, perchè sebbene offra le versioni demo di "Beat it" e "She's out my life" (splendida in chiave acustica), oltre ad un ulteriore versione di "This is it", queste scelte sembrano completamente fuori contesto, messe lì giusto per dare un contentino ai fans. Tanto valeva tenersi questi gioielli da parte per uscite future:"She's out of my life" per esempio sarebbe stata perfetta per la riedizione di "Off the wall" (che vedremo dopo) e "Beat it" sarebbe senz'altro tornata utile per successive produzioni relative a "Thriller". La poesia recitata di "Planet earth", sarebbe stata invece perfetta per la celebrazione dei 25 anni dall'uscita di "Dangerous", che vedremo più avanti.

2010-"VISIONS"
Anche qui, l'idea di fondo è indovinata; "Visions" è un ottimo compendio della storia di colui che il videoclip l'ha praticamente inventato. E' una raccolta (quasi) completa, che mancava e che per troppo tempo è stata tracurata. Ma ancora una volta, per fretta e noncuranza, alcuni dettagli hanno fatto sì che il bicchiere fosse mezzo pieno (o mezzo vuoto, come volete); Perchè? intanto partiamo con un video di "minore" importanza, ma non per questo da bistrattare:"Will you be there". Possibile che l'Estate non avesse a disposizione un master della versione utilizzata per il film "Free Willy" in alta qualità? Perchè andare a prendere un filmato da MTV annacquando (!) il logo del canale? Voglio dire:certe cose non si vedono neanche nei dvd amatoriali, e "Visions" per quel che riguarda questo video si abbassa in qualità al pari di un bootleg di bassa leva. 
E poi:rimasterizzare e restaurare i video era impresa tanto improba? Stiamo parlando di Michael Jackson, signori, e di videoclip quali "Thriller", "Billie Jean", "Bad" (diretto da Martin Scorsese, che sono sicuro abbia delle fonti abbastanza buone per poter migliorare il comparto visivo), "Black or white" e chi più ne ha, più ne metta.
Roba che ha fatto storia, e non vedo perchè non si possa goderne con una visione in alta definizione. 
Poi:"Ghosts". E' davvero una vergogna che sia stata inserita la versione da 4 minuti, passata nelle emittenti televisive, quando il video originale è un mini film di 40 minuti. Sarebbe stato il giusto pretesto per regalare ai fans il mediometraggio intero, in dvd per la prima volta. Con l'occasione di poter offrire in aggiunta, l'ultimo video girato da Michael, "One more chance", "Visions" poteva diventare una vera e propria "bibbia del videoclip", ed invece per i problemi di cui sopra, è stato deturpato vergognosamente.

2011-"IMMORTAL"
TRACKLIST : CD 1 - UGUALE
TRACKLIST : CD 2 - UGUALE   
A chi non apprezza un lavoro del genere, suggerisco di armarsi di santa pazienza e di riascoltare un pò tutto il cd (in versione deluxe, possibilmente). Prima di tutto perchè lo spettacolo imbastito dal "Cirque Du Soleil" è veramente valido; in seconda battuta, perchè lo è anche il lavoro sulle piste originali (e sottolineo ORIGINALI) dei pezzi di Michael, effettuato dal produttore Kevin Antunes. I pezzi storici del Re del Pop sono sì, stati alterati nella loro forma, ma non nella loro struttura di base. 
Non sono dei remix, sono delle reinterpretazioni con strumenti ed arrangiamenti voluti da Jackson stesso, all'epoca. Non ho dubbi nell'affermare che questo è, a mio avviso, uno dei progetti più riusciti dell'Estate, ottimo viatico per riportare anche dal vivo, con un show circense di fama mondiale, la musica di Michael Jackson.
Per questo, non toccherei nulla di quello che è stato prodotto. A distanza di anni, io rimango ancora impressionato dalle sorprese che si possono trovare all'interno di questo cd; dallo splendido medley di "Is it scary/Threatened/Thriller", all'eccezionale coda di "They don't care about us" con il coro gospel finale (la versione demo è ancora inedita, sebbene il coro si possa ascoltare su alcuni remix inseriti nei cd singles della canzone, editi nel 1996), il cd suona bene dall'inizio alla fine senza un attimo di pausa, e personalmente, reputo queste versioni molto più riuscite dei remix dell'album "Blood on the dancefloor", quelli sì, capaci di stravolgere eccessivamente l'essenza delle canzoni originali.

2012-"BAD 25TH ANNIVERSARY"
TRACKLIST:
CD 1 - UGUALE
CD 2 - LIVE IN WEMBLEY (AUDIO) UGUALE
CD 3 - DVD LIVE AT WEMBLEY
CD 4 - REMIXES:
1-BAD (DANCE EXTENDED MIX w/FALSE FADE)
2-THE WAY YOU MAKE ME FEEL (DANCE EXTENDED MIX)
3-ANOTHER PART OF ME (EXTENDED DANCE MIX)
4-SMOOTH CRIMINAL (EXTENDED DANCE MIX)
5-I JUST CAN'T STOP LOVING YOU (WITH SPOKEN INTRO)
6-BAD (DUB VERSION)
7-SMOOTH CRIMINAL (DUB VERSION)
8-THE WAY YOU MAKE ME FEEL (A CAPPELLA)
9-ANOTHER PART OF ME (ACAPPELLA)
10-LEAVE ME ALONE (EXTENDED DANCE MIX)
11-SPEED DEMON (NERO REMIX)
12-BAD (AFROJACK REMIX FEAT.PITBULL)

CD 5 - UNRELEASED:
1-STREETWALKER
2-I'M SO BLUE
3-SONG GROOVE (ABORTION PAPERS)
4-FREE
5-PRICE OF FAME
6-AL CAPONE
7-DON'T BE MESSIN'AROUND
8-FLY AWAY
9-TODO MI AMOR ERES TU
10-JE NE VEUX PAS LA FIN DE NOUS
11-PYRAMID SONG (LIBERIAN GIRL DEMO)
12-HOT FEVER (THE WAY YOU MAKE ME FEEL DEMO)
13-ANOTHER PART OF ME (DEMO FROM CAPTAIN EO)
14-WE'RE HERE TO CHANGE THE WORLD
15-CHEATER
Altra uscita di tutto rispetto, è stata questa riedizione per il 25esimo anniversario dell'album "Bad". Qui l'Estate si è superata, proponendo un lavoro complessivamente più che accettabile, con degli inediti veri dell'epoca ("Price of fame" ed "Al Capone" su tutti, sono degli autentici gioiellini), il "Live at Wembley" che finalmente trova una sua definitiva release, e l'esatta trasposizione in cd audio del concerto per i più esigenti. Perfetto. 
Si poteva fare di più? Certo. Per esempio, sono assenti tutti i demo delle canzoni dell'album (ed io sono convinto che l'Estate sia in possesso, se non di tutte, di almeno alcune delle versioni primordiali di classici come "The way you make me feel", "Dirty Diana" e "Liberian girl"). Si poteva includere anche un ulteriore cd con i remix ufficiali usciti all'epoca sui 12'' - le extended versions che io adoro come "Smooth criminal" e "Another part of me"); c'era anche la possibilità di aggiungere ulteriori ripescaggi da The Ultimate collection ("Cheater", ma anche "We're here to change the world") che sono comunque inediti relativi a quelle sessions, e che avrebbero di certo reso ancora più completa la selezione. 
Il prezzo sarebbe stato troppo alto per una confezione del genere? può darsi; ma considerate che sul mercato ci sono cofanetti dei Metallica e dei Pink Floyd composti da 8 cd (!), che eppure vendono lo stesso. Quella limited edition a forma di valigetta (peraltro molto carina), poteva tranquillamente contenere un paio di cd in più, a disposizione dei fans più sfegatati. Lasciato così, "Bad 25" è un ottimo progetto che però, come al solito, lascia quell'amaro in bocca di "bello ed incompiuto". 
Discorso a parte merita il documentario di Spike Lee; anche qui l'idea è valida, ma non riesco a capire perchè - levate le chiacchiere inutili di gente varia - le immagini di Michael si siano ridotte a - quanto? - un quarto d'ora scarso? Questa stitichezza (passatemi la parola) di immagini, di brani, di concerti inediti, a cosa è dovuta? L'Estate vuole tenere certi cimeli sotto la mattonella e centellinarli, ma qualcuno dovrebbe ricordare al sig.Branca che è mortale come tutti noi, che gli anni passano (grazie al cielo anche per i figli di Michael, Prince Paris e Blanket, che si spera sappiano far di meglio) e che prima o poi l'ora arriva per tutti...

2013-"MICHAEL"
TRACKLIST:
1-LOVE NEVER FELT SO GOOD
2-HOLLYWOOD TONIGHT
3-A PLACE WITH NO NAME
4-BEST OF JOY
5-SLAVE TO THE RHYTHM
6-HOLD MY HAND (FEAT.AKON)
7-DO YOU KNOW WHERE YOUR CHILDREN ARE
8-BLUE GANGSTA
9-SHE WAS LOVIN' ME (CHICAGO)
10-LOVING YOU
11-BEHIND THE MASK
12-MUCH TOO SOON
13-XSCAPE

DELUXE EDITION:
1-LOVE NEVER FELT SO GOOD (REMIX FEAT.J.TIMBERLAKE) 
2-CHICAGO (TIMBALAND REMIX)
3-A PLACE WITH NO NAME (STARGATE REMIX)
4-SLAVE TO THE RHYTHM (DARKCHILD REMIX)
5-XSCAPE (DARKCHILD REMIX)
6-HOLLYWOOD TONIGHT (THROWBACK MIX)
7-HOLLYWOOD TONIGHT (DEMO)
8-HOLD MY HAND (ORCHESTRAL VERSION) 
Avrete notato che la data appena scritta, non è corretta; il vero disco "Michael" è uscito nel 2010. Ebbene, io avrei atteso un pò di anni prima di dare alle stampe un album di inediti.
Un pò per evitare di fare le cose in fretta e furia, un pò per studiare attentamente cosa inserire nel lavoro e cosa scartare, verificare le origini dei pezzi su cui si sarebbe andati a lavorare e dare il tempo necessario a chi si sarebbe cimentato nella produzione artistica di lavorare bene e con attenzione. Nulla di tutto ciò è stato fatto con il "Michael" del 2009. Per giunta, Branca è incappato nell'infelice scelta delle "Cascio tracks", che noi tutti conosciamo e che potrebbero non essere cantate da Michael (si dice che sia un tale Jason Malachi, o James Porte, ad interpretarle; prove non ce ne sono, dichiarazioni ufficiali neanche:è solo una questione di orecchio ed in quelle canzoni qualcosa che non va, oggettivamente c'è).
Alla luce dei brani che l'Estate aveva a disposizione e che ha utilizzato per il secondo album postumo "Xscape" del 2014, io avrei optato per un album di inediti unico, ben congeniato, con la copertina che vedete a fianco, strutturato in modo deciso e chiaro; più brani messi insieme, per un album di lunga durata, senza snaturare troppo il lavoro sui demo di Michael Jackson (come è stato fatto per "Xscape") e senza prendermi inutili rischi su tracce di dubbia provenienza. Avrete notato l'assenza di "Another day": è chiaramente un brano incompleto, e l'assolo di Kravitz a metà canzone è lì per mascherare la mancanza di un bridge; avrei senz'altro ripescato il pezzo in un progetto futuro, magari per un album di duetti, perchè comunque valido; avrei anche evitato l'inutile "(I like) The way you love me" che già avevamo su "The Ultimate collection".
Inoltre, la mia "Behind the mask" non avrebbe contenuto quel fastidioso pubblico "live" in avvio e a 3/4 di canzone. Sarebbe stata completamente pulita. Avrei pubblicato anche un'edizione deluxe, con le versioni riviste e corrette da Timbaland ("Chicago" e "Love never felt so good" con Justin Timberlake), Stargate ("A place with no name") e Darkchild ("Slave to the rhythm" e "Xscape"), aprendomi anche alla possibilità di lanciare queste versioni come singoli radiofonici, per attirare nuovi fans, ma con la certezza che quelli "storici" non sarebbero rimasti scontenti.

2015-OFF THE WALL 35TH ANNIVERSARY
TRACKLIST:
CD 1:
1-DON'T STOP TIL YOU GET ENOUGH
2-ROCK WITH YOU
3-WORKING DAY AND NIGHT
4-SHE'S OUT OF MY LIFE
5-GET ON THE FLOOR
6-OFF THE WALL
7-GIRLFRIEND
8-I CAN'T HELP IT
9-IT'S THE FALLING IN LOVE
10-BURN THIS DISCO OUT

CD 2:
1-SUNSET DRIVER
2-DON'T STOP (DEMO VERSION)
3-ROCK WITH YOU (ALTERNATIVE MIX)
4-WORKING DAY AND NIGHT (DEMO)
5-OFF THE WALL (DEMO)
6-SHE'S OUT OF MY LIFE (DEMO)
7-I CAN'T HELP IT (DEMO)
8-GET ON THE FLOOR (DEMO)
9-DON'T STOP (ROGER S.UNDERGROUND SOULTION)
10-ROCK WITH YOU (MASTER AT WORK REMIX)
11-ROCK WITH YOU (FRANKIE'S FAVOURITE CLUB)
12-DON'T STOP (LIVE '81)
13-WORKING DAY AND NIGHT (LIVE '81)

Una delle ristampe più inutili, non solo nella discografia di Michael Jackson, ma nella storia della musica, è quella di "Off the wall", uscita nel 2016 (anno sbagliato, l'anniversario era il 2015) senza traccia di inediti di nessun tipo, con la tracklist originale ed una confezione sì, accattivante quanto vi pare, con l'idea del gessetto per personalizzare (deturpare?) il muro alle spalle di Michael in copertina e...nient'altro.
Non sono uscite come queste, caro Mr.Branca, che attirano la simpatia dei fans del Re del Pop. Anzi, visto che qui non ho censure, non ho remore a definirla una vera e propria presa per il culo.
Piuttosto, lascia perdere, e non farla uscire. Non così.
Con un pochino di buona volontà, qui sopra avete un esempio di come, senza strafare ed utilizzando il materiale già a disposizione, si poteva far di meglio. Prendendo le bonus track della remastered del 2001, l'inedito "Sunset driver" da "The Ultimate collection", l'inedita outtake di "She's out of my life" che ho escluso dal cd bonus di "This is it", ed aggiungendo delle versioni demo che si sa, sono in possesso della Estate (perchè le piste audio di quasi tutti i pezzi di "Off the wall" girano online, e quelle sono a tutti gli effetti dei demo), il lavoro sarebbe senz'altro più rispettabile. L'Estate aveva anche a disposizione dei remix già realizzati negli anni 90 per i singoli di "Dangerous" e "HIStory", quindi spiegatemi perchè non riproporli; sarebbe stato tutto materiale a costo zero.
Dispiace vedere un album seminale della disco/funky music, da cui fior fiori di artisti hanno tratto ispirazione, bistrattato così senza rispetto alcuno.
Ancora una volta, un documentario di Spike Lee è stato realizzato per questo anniversario. Lasciatemi dire:che palle! Perchè quello è:una noia mortale di 2 ore, dove oltre ai soliti interventi di gente varia di cui, a noi fans, non importa nulla (o quasi), Michael si vede poco o niente... Se è un prodotto per i fans, l'Estate deve mettersi in testa che in questo si aspettano di vedere Michael Jackson, non Quincy Jones, non Beyoncè, non Spike Lee....non Justin Bieber (che all'epoca di "Off the wall" non era neanche nato. Ma che ne può sapere?). Gli altri, con i loro racconti, lasciateli a casa, grazie.
Per inciso:io, a queste condizioni, non avrei prodotto nessuno dei 2 documentari di Spike Lee.


2016 - DANGEROUS 25TH ANNIVERSARY
TRACKLIST:
CD 1:
1-JAM
2-WHY YOU WANNA TRIP ON ME
3-IN THE CLOSET
4-SHE DRIVES ME WILD
5-REMEMBER THE TIME
6-CAN'T LET HER GET AWAY
7-HEAL THE WORLD
8-BLACK OR WHITE
9-WHO IS IT
10-GIVE IN TO ME
11-WILL YOU BE THERE
12-KEEP THE FAITH
13-GONE TOO SOON
14-DANGEROUS

CD 2 :
1-MEN IN BLACK
2-BUMPER SNIPPET
3-SERIOUS EFFECT
4-WORK THAT BODY
5-SHE GOT IT
6-SOMEONE PUT YOUR HAND OUT
7-JAM (DEMO)
8-IN THE CLOSET (DEMO)
9-GIVE IN TO ME (DEMO)
10-WHO IS IT (DEMO)
11-BLACK OR WHITE (DEMO)
12-REMEMBER THE TIME (DEMO)
13-DANGEROUS (DEMO)
14-HEAL THE WORLD (WITH SPECIAL MESSAGE) 

15-PLANET EARTH

CD 3 :
1-BLACK OR WHITE (C&c HOUSE MIX)
2-REMEMBER THE TIME (SILKY SOUL 12'' MIX)
3-IN THE CLOSET (CLUB MIX)
4-JAM (ATLANTA TECHNO MIX)
5-WHO IS IT (THE MOST PATIENT MIX)
6-DANGEROUS (ROGER S.CLUB MIX)
7-IN THE CLOSET (THE MISSION)
8-JAM (MORE THAN ENUFF MIX)
9-REMEMBER THE TIME (NEW JACK MAIN MIX)
10-WHO IS IT (IHS MIX)
11-WHAT ABOUT US (EARTH SONG DEMO)
12-WILL YOU BE THERE (INSTRUMENTAL)
13-GONE TOO SOON (INSTRUMENTAL)

A dimostrazione di quanto l'Estate, ad un certo punto, non abbia più capito nulla di quello che avrebbe dovuto fare e quello che invece, andava evitato, ha letteralmente omesso i festeggiamenti dell'album "Dangerous", che per chi non lo sapesse, è nella top 20 degli album più venduti della storia:non è quindi un disco che merita di essere dimenticato.
E' dal 2001 che non si ha traccia di quel famigerato secondo cd da abbinare alla remastered edition, cd zeppo di inediti e demo. Cancellato all'epoca, ancora inedito oggi. "Non abbiamo brani pronti" dicono. Cazzate. E neanche piccole, mostruose. Quei brani li hanno e come!
Allora, visto che Branca sono io in questa sede fantasiosa, ecco come avrei celebrato il 25ennale di "Dangerous"; intanto, avrei rimesso in commercio (sempre rimasterizzato, ovviamente) il "Dangerous The short films", stavolta in bluray, con tutti i videoclips dell'album. Ristampa necessaria perchè il dvd manca dagli scaffali dei negozi di dischi da almeno un decennio.
E poi, avrei finalmente concesso ai fans di ascoltare questi famigerati inediti, in qualità audio perfetta, proponendo una release simile a quella di "Bad 25"; e vi garantisco che il materiale non sarebbe mancato, basta che diate un'occhiate alla tracklist qui sopra.
Ancora una volta, operazione a costi ridotti, con materiale già bello che pronto; l'unica incombenza per Sony sarebbe stato produrre un cofanetto accattivante, ma sono certo che gli incassi avrebbero coperto ampiamente i costi di produzione.


2017-SCREAM
TRACKLIST:
1-THIS PLACE HOTEL
2-THRILLER
3-BLOOD ON THE DANCEFLOOR
4-SOMEBODY'S WATCHING ME
5-IS IT SCARY?
6-TORTURE
7-BEHIND THE MASK
8-DANGEROUS
9-IT'S A FAMILY THING
10-GHOSTS
11-2BAD
12-THREATENED
13-THRILLER (STRANGER THINGS REMIX)
14-BLOOD X DANGEROUS (WHITE PANDA MASH-UP)

DELUXE EDITION:
BLURAY (O DVD)
1-MAKING OF MICHAEL JACKSON'S THRILLER
2-BLOOD X DANGEROUS
3-GHOSTS
4-MICHAEL JACKSON'S HALLOWEEN
Ok, un cd a tema Halloween ci poteva stare. La discografia di Michael Jackson è piena di brani a tema, "Thriller" è un video con gli zombie ed un balletto iconico in cui ancora oggi mezzo mondo si cimenta ad ogni festa delle zucche (e non solo), e giá in precedenza Michael aveva raccontato in musica una storia inquietante di fantasmi ("Heartbreak hotel"). Poi, c'é "Ghosts", con "Is it scary" e "2Bad" a far da colonna sonora, e "Threatened" da "Invincible". Se qualcuno ha letto il mio post precedente, sa anche che nella produzione immaginata per gli anni 94/08 c'è un'altra chicca:"It's a family thing" , che avevo incluso nella soundtrack di "Ghosts". E allora, tornando alla realtà, Branca, la Estate e chi ha creato la scaletta dello "Scream" vero, mi devono giustificare la presenza di questi brani totalmente fuori contesto:"Dirty Diana", "Leave me alone", "Scream" ed "Unbreakable". Cosa ci fanno questi pezzi in un cd dedicato ad Halloween, io non riesco proprio a capirlo. Ad agosto, in un trailer per la seconda stagione della serie del momento, "Stranger Things", è stato creato un remix bellissimo (quasi in stile "Immortal") di "Thriller". Bene, quindi quel remix è stato prodotto da qualcuno. C'è, negli archivi Sony. Esiste. Perchè non utilizzarlo? Sarebbe stata un'accortezza in più nei confronti dei fans che vanno a comprarsi - per l'ennesima volta -  una raccolta di catalogo con brani che già si possiedono in altri supporti, in tutte le salse.
E' stato lanciato poi un cartone animato, il "Michael Jackson's Halloween"; per carità, carina come idea. Ma il video di "Thriller" restaurato da John Landis e presentato al festival del cinema di Venezia, dov'è finito? Doveva uscire per QUESTO Halloween . Non il prossimo. Si poteva fare una release cinematografica a sè stante, abbinandolo al cartone animato. Oppure si poteva ripetere l'operazione tentata nel 1997, quando prima del film "Thinner" tratto da un racconto di Stephen King, venne proiettato "Ghosts". L'Estate aveva un calcio di rigore a porta vuota, ma non l'ha sfruttato. Volete sapere quale
Beh, tutti avrete sentito parlare del film "IT" uscito quest'anno, remake della serie tv degli anni 90 tratta dal romanzo omonimo di Stephen King. E', allo stato attuale, il film horror che ha incassato di più nella storia del cinema. Più de "L'esorcista", pensate un pò. Ebbene, io avrei fatto carte false per poterci abbinare il "Thriller 3-D" (o anche non 3-D, ma restaurato, non avrebbe fatto differenza) al film di Andy Muschietti.
Sarebbe stato un veicolo eccezionale di pubblicità per Michael Jackson, avrebbe rinnovato l'interesse per il videoclip più famoso della storia, e cosa non da sottovalutare, avrebbe cavalcato insieme al film, l'ondata di revival anni '80, connettendolo da vicino al fenomeno già citato sopra, "Stranger Things". Ma porca miseria, l'Estate è così cieca da non vederle certe cose? Dicono che "Thriller 3-D" arriverà nei cinema l'anno prossimo. Bella trovata, lo lanci un anno prima ad un festival così importante, e poi lo distribuisci un anno dopo. Complimenti. Così anche la promozione di questa compilation di Halloween va a farsi benedire, e magari l'anno prossimo andrà di moda il revival anni '60 e "Thriller" non se lo filerà più nessuno. Caro John Branca, sei un genio. Al contrario.


Siamo giunti ai giorni nostri, e come avete potuto vedere, la gestione dell'Estate di Michael Jackson ha visto, fino ad ora, più ombre che luci. Parlo da fan, certo, ma anche da persona stufa di vedere lavori poco curati, e non sempre all'altezza della qualità a cui Jackson ci ha sempre abituati. 
Basta anche con le raccolte inutili, perchè riproporre sempre i soliti grandi successi posizionati in modo diverso in un disco nuovo, con lo scopo di far "scoprire" la musica di Michael alle nuove generazioni, è un pensiero sbagliato. C'è bisogno di innovazione, di progetti validi (lo show "The one" e "Immortal" del Cirque Du Soleil lo sono, il cartone animato pure, tutto il resto no) e di onestà; soprattutto nei confronti dei fans di lunga data, che costituiscono lo zoccolo duro di cui L'Estate non dovrebbe fare a meno. 
Qualche intuizione valida c'è stata, anche se su tutto pesa e peserà sempre, in futuro, la scarsa chiarezza del progetto "Michael", con quelle tracce incriminate che - ahimè - verranno tirate in ballo ancora per molti anni. Per questo c'era bisogno di proporre qualcosa di più appetibile con "Off the wall", assecondare le numerose richieste online per dare vita ad un progetto "Dangerous 25" e provare a fare uno sforzo in più con l'ultimo "Scream", prima di tutto mettendo seduti al tavolino personaggi capaci di creare prodotti fatti con logica e realizzati con amore. Amore nei confronti di un'artista che, almeno ora, meriterebbe il rispetto che molti non gli hanno riconosciuto in vita.
Credo che, con scelte logiche ed un pochino di attenzione in più nel lavorare con la sua musica, l'eredità di Jackson avrebbe potuto ottenere riscontri più positivi di quelli che si sono avuti; senz'altro, avremmo vissuto con più serenità, e meno polemiche, i futuri progetti che Sony ed Estate hanno in cantiere.
Vedrei bene, in ottica futura, un album di duetti per utilizzare i demo che Michael ha lasciato incompleti, specialmente per quel che riguarda le parti vocali. Io qui, avrei ancora a disposizione "Another day", ma nella realtà l'Estate dovrebbe aver già pronta "Hot fun in the summertime", lasciata fuori all'ultimo minuto da "Xscape" (quello vero), e che vede la partecipazione di Mary J.Blige e D'Angelo; William Orbit, invece, ha più volte confermato di aver lavorato a 2 tracce in duetto con Freddie Mercury:una, "There must be more to life than this" è stata concessa ai Queen per la loro raccolta di ballads "Forever", l'altra (probabilmente "Victory" più di "State of shock") dovrebbe essere nelle mani di Branca e Sony. E' chiaro che un lavoro del genere avrebbe già la strada spianata con due inediti di tutto rilievo.
Si parla di un restauro in 3D anche di "Ghosts", ma la lentezza con la quale si procede, la scarsa progettualità, ed il braccino corto di chi gestisce il tutto, non lascia sperare in una release a breve giro di posta. E poi, sì, un altro album di inediti sarebbe ovviamete ben accetto, a patto che le versioni originali di Michael non vengano completamente stravolte.
Chiudo con il profondo dubbio che le cose possano cambiare finchè quell'incompetente di John Branca sarà al timone. Confido in Prince, Paris e Blanket, e spero che almeno uno dei 3 capisca, non troppo tardi, che ciò che Michael ci ha lasciato della sua arte va trattato con la stessa attenzione nei dettagli che lui riservava ad ogni suo lavoro, e con la stessa passione viscerale che lo ha portato ad essere l'artista più famoso, il più imitato, il più amato dell'intero pianeta.

(R.D.B.)






giovedì 23 novembre 2017

MICHAEL JACKSON:STORIA DI UNA DISCOGRAFIA SOLO IMMAGINATA PARTE 1 - 1994-2008

           MICHAEL JACKSON:
STORIA DI UNA DISCOGRAFIA SOLO IMMAGINATA
                    PARTE 1 - 1994-2008




















Dalle tante chiacchierate online tra i fans di Michael Jackson, e da un topic in particolare su un gruppo di Facebook, nasce l'idea di un post come questo:è un gioco di "simulazione" che mi sono sempre divertito a fare nel corso degli anni, e che si basa su un concetto molto semplice:cosa avrei fatto e come avrei indirizzato, ad un certo punto, la carriera di Michael per far sì che album come "Invincible" e video come "Ghosts" riscuotessero un successo più grande di quel che hanno avuto nella realtà?
Uno studio del genere, non può non derivare dalla grandissima passione riversata nel mito dell'incontrastato Re del Pop, che accomuna ancor oggi legioni di appassionati, e che ha coinvolto il sottoscritto sin dal lontano 1991.
Questa analisi che andrò a fare, e che a breve spiegherò, è, quindi, rivolta in modo peculiare ai fans come me, che hanno seguito da vicino la carriera di Michael e che conoscono a menadito la sua discografia, le sue canzoni, e le scalette di ciascun album. 
Discografia, quella di Jackson, che può essere divisa in diverse fasi, ognuna con delle sfaccettature diverse; l'era dei Jackson 5, iniziata nel 1969 con il primo disco "Diana Ross presents The Jackson 5", alla quale si è aggiunta qualche anno dopo una prima (e precoce) carriera solista, che ha visto la pubblicazione di 4 album ed alcune raccolte su etichetta Motown. Quando i Jackson 5 cambiarono casa discografica, firmando con la Epic/CBS records (l'attuale Sony Music, di cui la Epic è un marchio ormai affiliato), venne inaugurato un altro filone a nome "The Jacksons"; anche qui Michael sovrappose, dopo pochi anni, la carriera solista che tutti conosciamo, aperta dallo storico album "Off the wall", e impennatasi definitivamente con la pubblicazione, nel 1982, del mitico "Thriller", l'album più venduto di tutti i tempi. Il successore fu "Bad" del 1987, primo album nella storia a piazzare 5 singoli di fila al #1 della classifica USA, mentre nel 1991 venne pubblicato "Dangerous", caso più unico che raro di disco capace di lanciare ben 9 singoli nell'arco di 2 anni.
Fin qui, la carriera discografica di Michael Jackson è stata inappellabile:perfetta sotto ogni punto di vista, nessun passo falso, ed una crescita costante a livello compositivo e di produzione.
Sfido chiunque a trovare un errore - od una strada alternativa - per fare di meglio.
Dal 1995, con l'uscita di "HIStory, past present and future book I", le cose per certi versi non sono più andate come prima, e per capirne il motivo non si può non tenere conto delle infondate accuse di molestie sessuali nei confronti di un minore mosse al cantante nel 1993; accuse che hanno cambiato l'uomo, colpendolo nell'orgoglio di quello che era sempre stato un suo amore incondizionato per l'infanzia (fase della vita che lui non aveva mai vissuto, perchè sin da piccolo costretto a cantare su un palco) e lacerando il suo animo nel profondo. Questo colpo basso, del tutto inaspettato, ha avuto ripercussioni non solo sulla sua vita privata, ma anche su tutti i progetti artistici successivi.
Qui si parlerà esclusivamente di musica, e per questo tralascerò gli avvenimenti che hanno riguardato l'uomo e mi concentrerò su quel che riguarda esclusivamente l'artista.
Partendo da questo presupposto, da "HIStory" in poi ogni lavoro ed ogni pubblicazione di Michael è passibile di critiche. Cercherò di spiegarle e di "correggerle" immedesimandomi in una figura simile a quella che fu Quincy Jones negli anni 80 per Jackson. Il ruolo di Jones infatti, non fu semplicemente quello di produttore, ma fu anche quello di abile consigliere, sviluppatore di idee e scaltro calcolatore artistico.
Il genio del Re del Pop, guidato da tale maestria e concretezza, ha fruttato gli autentici capolavori che noi tutti conosciamo. Sono punti di vista, i miei, che lasciano il tempo che trovano:i "se" ed i "ma" non possono modificare il passato, nè possono dimostrare con certezza che le cose sarebbero andate effettivamente in modo diverso. Per di più, vorrei precisare che, come ho detto in partenza, questa discografia immaginaria è un gioco e tale resta, perchè non penso minimamente di avere l'intuito nè le capacità manageriali necessarie per migliorare quello che è già stato fatto; partirò dai lavori esistenti dandogli una nuova forma, ed una nuova cronologia, cercando di limitare fantasie sfrenate ed irrealizzabili (un cd ed un live "unplugged" per esempio), ed attenendomi il più possibile al materiale già esistente o, se inedito, perlomeno conosciuto dai fans.
Tenendo conto di questi parametri, ho la netta convinzione che i dischi di Michael dal 1995 avrebbero potuto avere un successo maggiore, ed ottenere maggiori riscontri di critica, se fossero stati curati in modo diverso. Come? Vi faccio vedere, sotto un punto di vista del tutto personale, come avrei giocato le carte a disposizione, e cosa avrei proposto per poter dare un taglio diverso alla carriera discografica di Jackson, dal 1994 in poi. Un taglio, ai miei occhi, forse più appropriato, probabilmente più sensato, e senz'altro più accattivante.

1994: HIStory PAST PRESENT AND FUTURE BOOK I
TRACKLIST:
1-BILLIE JEAN
2-THE WAY YOU MAKE ME FEEL
3-BLACK OR WHITE
4-ROCK WITH YOU
5-COME TOGETHER
6-BAD
7-I JUST CAN'T STOP LOVING YOU
8-MAN IN THE MIRROR
9-THRILLER
10-BEAT IT
11-MONKEY BUSINESS
12-REMEMBER THE TIME
13-DON'T STOP 'TIL YOU GET ENOUGH
14-WANNA BE STARTIN'SOMETHIN'
15-HEAL THE WORLD
I fans di lungo corso, sanno che già dal 1990 era in cantiere la pubblicazione di una raccolta di successi; quel progetto (intitolato "Decade", e che pare dovesse contenere diversi inediti tra cui anche una cover di "Strawberry fields forever" dei Beatles) venne poi accantonato, visto che Michael aveva abbastanza materiale per un album nuovo, che divenne poi, un anno dopo, "Dangerous".
L'intenzione è restata viva anche negli anni successivi, ed ha preso forma con il doppio album "HIStory, past present and future book I" del 1995, la cui prima parte è una selezione di hits passati, seguita da un secondo cd di inediti (che è, a tutti gli effetti, un nuovo album). Se l'idea era comunque quella di dare alle stampe un "best of" di Michael Jackson, secondo me il miglior modo di lanciare un'uscita del genere sarebbe potuto essere quello di farla uscire come disco singolo, anticipandone l'uscita di un anno. Ricordo che all'epoca, quando trovai HIStory sugli scaffali, con quella confezione doppia, così massiccia e per questo bellissima, il librettino stracolmo di pagine, i cd dorati e quant'altro, il suo prezzo era la bellezza di 65.000 lire. Nel 1995, erano tanti soldi. Troppi per un disco. E questo, per forza di cose, ha precluso l'acquisto immediato a molta gente.
Da qui, nasce la mia idea di evitare di dare alle stampe un doppio disco; questo avrebbe dato modo a Michael di preparare con più calma il "Book II", ed allo stesso tempo di coprire il mercato nel 1994, accontentando momentaneamente i fans che attendevano un suo ritorno. Per dare maggior appeal alla raccolta, avrei rimosso due brani tra i vecchi successi (la scelta è ricaduta su "The girl is mine" e "She's out of my life"), aggiungendo al loro posto un inedito e mezzo a far da traino come singolo; "Come together", inserita poi nel secondo cd reale (e di cui parlerò più in basso) avrebbe costituito un buon compromesso tra novità e passato, mentre per l'inedito ne ho scelto uno a caso, un brano scartato da "Dangerous":"Monkey business"; certo, qui ci si può sbizzarrire a trovare un qualsiasi pezzo forte, all'epoca non ancora realizzato (ma già pronto), che avrebbe senz'altro nobilitato la selezione di questa raccolta. Ognuno può sceglierlo in base al proprio gusto, ed andarlo a piazzare come traccia 11 del cd.

1995: HIStory PAST PRESENT AND FUTURE BOOK II
TRACKLIST:
1-SCREAM
2-THEY DON'T CARE ABOUT US
3-STRANGER IN MOSCOW
4-THIS TIME AROUND
5-EARTH SONG
6-D.S.
7-MONEY
8-BLOOD ON THE DANCEFLOOR
9-YOU ARE NOT ALONE
10-CHILDHOOD
11-TABLOID JUNKIE
12-MORPHINE
13-HISTORY
14-LITTLE SUSIE (EDIT VERSION)
15-SMILE
L'anno del grande ritorno, dopo le accuse ed il matrimonio con Lisa Marie Presley, sarebbe quindi stato il 1995, esattamente come nella realtà.
Anche qui, non avrei stravolto la scaletta del disco, ma gli avrei apportato dei notevoli cambiamenti. Per far ciò, bisogna partire dal presupposto che nella mia testa mai avrei pubblicato un album di remix, due anni dopo, come "Blood on the dancefloor". Il cd 2 di "HIStory" che tutti conosciamo, presenta un notevole punto debole, che in realtà è un riempitivo:"Come together", la cover dei Beatles che Michael canta anche nel film "Moonwalker" e che nel 1992 era già stata pubblicata sul singolo di "Remember the time" (perciò non può essere considerata una canzone inedita).
Dal cd che tutti noi conosciamo, avrei inoltre escluso "2Bad", che avrei tenuto per un progetto futuro, da lanciare a breve giro di posta (chi è fan del re, sa già a cosa mi riferisco). I due brani perfetti per rimpiazzare quelli citati poco fa, sarebbero stati "Blood on the dancefloor" e "Morphine"; qualcuno potrebbe obiettare, guardando le durate complessive, che non sarebbero entrati nel cd. Avete ragione. Allora perchè non fare una versione più corta di "Little Susie"? Che ne dite? Avrei cancellato tutto quell'intro inutile e abbastanza palloso:credo che nessuno si sarebbe strappato i capelli per tale omissione (anche se Michael, probabilmente, non sarebbe stato d'accordo).

1997:GHOSTS ORIGINAL SOUNDTRACK
TRACKLIST:
1-GHOSTS
2-IS IT SCARY?
3-2BAD
4-MEET THE FAMILY
5-CALLING THE SPIRITS
6-CEILING DANCE #1
7-CEILING DANCE #2
8-CEILING DANCE #3
9-DESCENDING ANGELS
10-GHOSTS (EXTENDED DEMO)
11-IT'S A FAMILY THING
12-2BAD (DUB VERSION)
13-IS IT SCARY?(DOWNTEMPO GROOVE)
"Ghosts" è stato un progetto meraviglioso che avrebbe potuto dare nuova linfa all'intera carriera di Michael.
E' stato lanciato piuttosto male, anche se presentato in pompa magna al festival del cinema di Cannes, e gli è stata concessa poca visibilità. Già all'epoca, avrei fatto in modo di proiettarlo nei cinema di tutto il mondo, e non solo negli USA (dove per pochissimo tempo è stato "abbinato" ad un horror tratto da un romanzo di Stephen King, "Thinner"). Avrebbe meritato lo spazio di un film vero e proprio, seguito da un "making of" più lungo ed elaborato, e lo avrei lanciato in contemporanea al cd della colonna sonora, che avrebbe avuto tutt'altra visibilità rispetto ad una confusa raccolta di remix come lo è "Blood on the dancefloor-HIStory in the mix".
Il cd di "Ghosts" avrebbe dovuto contenere, oltre alla title track (magari in due versioni), "Is it scary" e "2Bad" (che avevo omesso dal precedente "HIStory" per questo motivo), più tutti i pezzi che si possono ascoltare all'interno del mediometraggio, composti da Michael Jackson e da Christopher Pike. Avrei anche inserito anche il "Downtempo groove mix" di "Is it scary", che dal libro "For the record" di Joe Vogel, apprendiamo essere una versione demo della canzone.
Un ulteriore inedito, poi, avrebbe ingolosito ancor di più i fans (prendiamo "It's a family thing" per esempio, che si vocifera Michael avesse inciso insieme a "Is it scary" per il film de "La famiglia Addams", progetto poi accantonato in luogo di "Ghosts").
Un packaging simile a quello che è stato poi realizzato (con VHS, program in miniatura e minimax cd, ma con il cd della colonna sonora al posto dell'album "Blood on the dancefloor",ovviamente), sarebbe stato perfetto per i fans di lunga data. Ed una versione più semplice ed accessibile, avrebbe senz'altro attirato il pubblico generico, magari abbinata ad un formato all'epoca innovativo ed in grande espansione:il dvd.
Un prodotto del genere, all'epoca sarebbe stato comunque costoso, certo. Ma quanta gente in più avrebbe visto  e conosciuto "Ghosts"?

2001:INVINCIBLE
TRACKLIST:
1-UNBREAKABLE
2-HEARTBREAKER
3-BREAK OF DAWN
4-YOU ROCK MY WORLD
5-BUTTERFLIES
6-FALL AGAIN
7-2000 WATTS
8-SPEECHLESS
9-SHOUT
10-DON'T WALK AWAY
11-INVINCIBLE
12-CRY
13-WHATEVER HAPPENS
14-WE'VE HAD ENOUGH
15-THREATENED
E qui arrivano le note dolenti. Perchè io, novellino Quincy Jones, avrei letteralmente stravolto questo album che non considero all'altezza dei predecessori. Ho dovuto limitare le mie idee bellicose (che nascono principalmente dalla qualità dei brani che, negli ultimi anni, abbiamo scoperto e che sono stati esclusi dalla scelta finale), evitando di ribaltare in modo esagerato la struttura del disco.
Il discorso Sony meriterebbe un ragionamento a parte, visto che io sono fermamente convinto che Michael, conscio del probabile boicottaggio della casa discografica, abbia rivisto la scaletta all'ultimo momento; in quest'ottica, potrebbe aver sostituito dei pezzi forti con degli scarti, nella speranza di poter utilizzare i pezzi "oscurati" per un nuovo progetto autoprodotto.
In questa pseudo discografia, però, il problema Sony lo ignoro (o non lo prevedo), e l'obiettivo è che Michael lanci un album-bomba che segni il suo ritorno sulle scene. "Invincible" nella realtà è un lavoro pieno di falle:troppi pezzi lenti e R&B oriented, altri oggettivamente bruttini, ed una scaletta poco ragionata, a tratti mal bilanciata, lo rendono un disco piuttosto criticabile.
Perchè mettere 3 pezzi in apertura dalla struttura molto simile, e per giunta dello stesso produttore (Rodney "Darkchild" Jerkins)? Il più debole dei 3 è senz'altro "Invincible", e nonostante ciò non lo avrei scartato, visto che da il titolo all'album; semmai, lo avrei posizionato più giù, verso la fine, ben separato dagli altri due. "Privacy", "You are my life" e "Heaven can wait" sono 3 brani che effettivamente appesantiscono la selezione del disco. E' stata scartata "Shout" (relegata come b-side di un singolo, "Cry", con il quale risulta totalmente fuori contesto), e sono stati inspiegabilmente fatti fuori degli autentici gioielli:"Xscape", su tutti. Ma anche "She was lovin'me", "We've had enough", "Fall again", "A place with no name"! Signori, qui di materiale ne abbiamo a bizzeffe. E non li ho neanche citati tutti.
Peccato dover escludere "What more can I give?":essendo stata ultimata in seguito ai tragici attentati dell'11 settembre al World Trade Center di New York, non avrebbe avuto il tempo necessario per essere inserita nella tracklist definitiva. Ma la rosa di scelte era ampia anche senza quest'ultima, e limitando al massimo gli stravolgimenti per non andare ad intaccare troppe uscite successive, rileggete attentamente la tracklist immaginaria che ho scritto sopra, e ditemi che album sarebbe stato "Invincible" con le suddette modifiche:ne converrete con me, che avrebbe avuto senz'altro tutt'altro fascino.

2003:NUMBER ONES
TRACKLIST:
1-DON'T STOP 'TIL YOU GET ENOUGH
2-ROCK WITH YOU
3-BILLIE JEAN
4-BEAT IT
5-THRILLER
6-HUMAN NATURE
7-I JUST CAN'T STOP LOVING YOU
8-BAD
9-THE WAY YOU MAKE ME FEEL
10-DIRTY DIANA
11-SMOOTH CRIMINAL
12-BLACK OR WHITE
13-YOU ARE NOT ALONE
14-EARTH SONG
15-BLOOD ON THE DANCEFLOOR
16-YOU ROCK MY WORLD
17-ONE MORE CHANCE
18-HEAVEN CAN WAIT 
Ok, è stata commissionata un'altra raccolta dalla Sony, per coprire il mercato natalizio del 2003. Vorrebbero intitolarla "Number ones". C'è poco da modificare o proporre, qui; eppure, se Michael avesse voluto dare più risalto ad un prodotto simile, piuttosto inutile per un fan che ha già tutto del catalogo jacksoniano, gli avrei proposto di farla uscire con ben 2 inediti, invece di uno solo; avrei quindi lasciato invariata la scaletta con "One more chance", aggiungendo "Heaven can wait" (lasciata fuori da "Invincible") e cancellando "Break of dawn" (che ancora non ho capito perchè è stata piazzata lì, nella selezione originale, senza senso).

2005-THE ULTIMATE COLLECTION
TRACKLIST:
CD 1 (UGUALE)
CD 2: 12-HUMAN NATURE
          13-TORTURE
CD 3:  9-GIVE IN TO ME (DEMO)
          13-WHO IS IT (ALBUM VERSION)
(In sostituzione di "Monkey Business" e "Who is it IHS mix")
CD 4:  6-SUPERFLY SISTER (UNRELEASED)
          13-THE LOST CHILDREN (UNRELEASED)
(In sostituzione di "Fall again" e "We've had enough") 

Beh, su questo cofanetto si può veramente criticare poco; però, non è perfetto. 
Intanto, perchè riproporre proprio il "Dangerous Tour Live in Bucharest" in dvd, e non un'altra data più ricercata? Avrei immediatamente cancellato la versione remix di "Who is it", sostituendola con l'originale (se proprio non avremmo potuto inserire almeno il demo originale). Se vogliamo fare un cd di remixes, facciamolo ed includiamolo nel boxset, altrimenti il remix di un brano solo - uno dei più belli mai scritti da Jackson - che ragione ha di essere piazzato lì? Sembra quasi un dispetto. E mi meraviglio che Michael Jackson (a cui notoriamente non piacevano i remix delle sue canzoni) abbia permesso uno "scarabocchio" del genere.
"Monkey business", utilizzata per "HIStory book I" si sarebbe potuta rimpiazzare con il demo di una delle tracce di "Dangerous", ed io avrei optato per quello di "Give in to me".
Nel quarto cd, anche "We've had enough" e "For all time" , in questa discografia fittizia, sono state utilizzate per "Invincible"; ci sarebbero stati quindi 2 buchi da colmare, e non sarebbe stato un problema con il materiale rimasto a disposizione:"Superfly sister" sarebbe ancora inedita, e "The lost children" scartata dall'album precedente.
Ecco fatto. Credo che noi fans, saremmo stati comunque contenti. E con qualche piccolo accorgimento, avremmo comunque avuto un ottimo prodotto, al limite della perfezione sotto molti punti di vista. Senza dubbio, ci sarebbe stata quel minimo di coerenza che è necessaria affinchè un'uscita discografica possa avere un riscontro positivo.
Ci sarebbe anche un'ultimo, piccolo appunto alla tracklist del cofanetto uscito in via ufficiale:il cd 2 contiene solo 11 tracce. Un pò pochine, considerati gli standard di durata di un cd. Ed allora, perchè non aggiungere anche "Human nature" (che scandalo che non ci sia!) e "Torture"? Avremmo riempito il cd, e reso più completo il box senza "sprecare" (che brutta parola) ulteriori inediti.


2008-THRILLER 25TH ANNIVERSARY
TRACKLIST:
1-WANNA BE STARTIN'SOMETHIN'
2-BABY BE MINE
3-THE GIRL IS MINE
4-THRILLER
5-BEAT IT
6-BILLIE JEAN
7-HUMAN NATURE
8-P.Y.T. (PRETTY YOUNG THING)
9-THE LADY IN MY LIFE
10-STARLIGHT (DEMO)
11-BABY BE MINE (DEMO)
12-HOT STREET (DEMO)
13-CAROUSEL (FULL VERSION)
14-TROUBLE (DEMO)
15-NITELINE (DEMO)
16-THE LADY IN MY LIFE (FULL VERSION)
17-THE GIRL IS MINE 2008 FEAT.WILL.I.AM
18-WANNA BE STARTIN'SOEMTHIN' 2008 FEAT.AKON
Tutto quello spreco di energie e lavoro per dei remix con Will.I.Am, doveva essere convogliato in qualche produzione nuova piuttosto che in inutili stravolgimenti di grandi classici.
Obiettivamente, il remix di "Billie Jean" con Kanye West fa pena, "Beat it" con Fergie è carina solo per le sonorità riviste e più moderne, ma evitabilissima, ed il remix di "P.Y.T." inutile e scialbo; le versioni di "Wanna be" con Akon e "The girl is mine" invece avrebbero avuto ragione di esistere; a patto, però, che lo spazio rimanente del disco fosse stato coperto con tracce inedite, che a noi fans avrebbero fatto senz'altro più piacere:vi dice niente "Starlight", il demo di "Thriller"? Avremmo avuto a disposizione anche altre demo ("Baby be mine" per esempio, a me fa impazzire; per non parlare poi della versione più lunga di "The lady in my life", uscita poi su un cd di Rod Temperton piuttosto complicato da reperire), oltre a veri e propri inediti dell'epoca ("Hot street", "Trouble", "Carousel" - stavolta completa, please).
E quindi, ne converrete, con un minor dispendio di mezzi, ed una scelta più oculata, anche Thriller 25 sarebbe potuto diventare qualcosa di più appetibile.
Non ho dimenticato "For all time":è bellissima, ma qui fuori contesto. E' una canzone sì scritta da Michael intorno al 1983, ma sulla quale ha lavorato per anni fino a plasmarla quasi in modo definitivo nel 1991. Credo che avrebbe avuto una migliore collocazione in un nuovo album di inediti, o in un disco celebrativo per i 25 anni di "Dangerous"; disco di cui parlerò nel prossimo post, quello della discografia postuma.

Con questa piccola anticipazione, chiudo la prima parte della mia personale discografia di Michael Jackson; quella che da fan avrei voluto, o che avrei suggerito a Michael da amico, più che da manager (diciamo così). Su molti errori non si può incolpare Michael:le case discografiche, si sa, pilotano certe uscite e spesso ne decidono anche le sorti in partenza. Purtroppo non hanno ancora capito che prendersi gioco dei consumatori di musica, cioè di quelli che entrano ancora in un negozio specializzato per comprare un disco, a lungo andare non giova:hanno additato i downloads pirata come principale causa della crisi, ma in realtà dovrebbero anche, e prima di tutto, farsi un esame di coscienza sui prodotti che propongono al mercato; perchè spesso non sono all'altezza delle aspettative, a volte sono anche poco curati, senza poi contare i prezzi elevati a cui vengono venduti.
Quello che (almeno in parte) non mi spiego è come una star del calibro di Michael Jackson, l'artista più importante degli anni 80/90, un'icona mondiale che aveva anche un forte potere decisionale all'interno della Sony (il catalogo dei diritti musicali ATV ne è un chiaro esempio), sulle sue produzioni non abbia voluto o non sia riuscito ad imporsi con scelte diverse. 
Tutti noi sappiamo quanto fosse perfezionista, e nonostante le sue proposte sotto il profilo tecnico siano state sempre impeccabili, sotto quello artistico ad un certo punto hanno cominciato ad essere piuttosto discutibili.
Ad ogni modo, se siete arrivati a leggere sin qui, vi rimando al seguito di questo post, di prossima pubblicazione. Inventerò una nuova discografia immaginaria relativa al decennio appena trascorso, quello che purtroppo abbiamo dovuto imparare ad affrontare senza il Re.
Lì, ci sarà solo e soltanto un colpevole per gli errori commessi.
Parlo, ovviamente, di Mr.John Branca, amministratore dell'Estate di Michael Jackson.

(R.D.B.)