giovedì 19 ottobre 2017

PLAYLIST:HALLOWEEN - THE "TRICK OR TREAT" SIDE

PLAYLIST : HALLOWEEN
THE "TRICK OR TREAT" SIDE



Ci siamo addentrati in un luogo oscuro e terrificante, dove a farci da colonna sonora abbiamo trovato 5 pezzi musicali da far accapponare la pelle. Ma Halloween è anche divertimento, e comporta anche l'affrontare le paure che ci portiamo dentro in modo giocoso e più leggero. E' una festa dei bambini e per i bambini, certo, ma l'elemento horror non può mancare:ecco perchè, riferendomi a questa selezione, nel post precedente ho accennato ad un luna park un pò particolare, dove tra una nota e l'altra ci imbatteremo in personaggi alquanto strani e piuttosto inquietanti. E' una sorta di freak-show (il famoso circo dei fenomeni da baraccone), ma attenzione:la loro musica spacca, e di brutto. 
E la loro immagine è divenuta talmente iconica, nel tempo, da essere un vero e proprio trademark infallibile. In questa playlist ne troverete 3 esempi (Rob Zombie, i Lordi ed i Ghost), cantanti e band che hanno saputo legare l'aspetto musicale, già di ottima fattura, ad un elemento visivo e scenico di forte impatto che amplifica la loro proposta, rendendola a tratti unica. A malincuore, ho dovuto lasciare fuori il "padrino" di questi personaggi, ovvero King Diamond:è un piccolo cruccio, perchè avrebbe calzato a pennello in una scaletta per la notte del 31 ottobre. La sua esclusione è dovuta al fatto che, rispetto agli altri artisti che ho scelto, King Diamond ha dei pezzi più ricercati ma meno immediati ed orecchiabili.
A completare la playlist, non poteva mancare il re del pop, Michael Jackson, che come ogni anno verrà ballato in ogni angolo del globo con la sua "Thriller":qui, vi sorprenderò con una scelta alternativa. Ed in chiusura, ho scelto una chicca:chi ha amato i film horror degli anni 80, non potrà non apprezzare la citazione di un certo Freddy Krueger.
Ma non temete, stavolta sono andato un pò (solo un pò) più cauto con le mie proposte.
Mi duole aver lasciato fuori una marea di canzoni bellissime e rappresentative; potranno essere lo spunto per un post simile il prossimo anno. Per dovere di cronaca, posso solo accennarne un paio che sono state in ballotaggio fino all'ultimo per la quinta casella:"Sadeness" degli Enigma, scelta forse azzardata ma comunque calzante, e "Pet sematary" dei Ramones, che in un periodo in cui Stephen King imperversa nei cinema e nelle librerie, sarebbe stata una scelta azzeccatissima. Anche per il re del brivido, ho in programma qualcosa nel prossimo futuro:il pezzo dei Ramones tornerà "a breve su questi schermi". 
Ho dovuto anche mettere da parte uno spicchio di cuore, perchè uno dei miei horror preferiti ha, a mio avviso, una colonna sonora da urlo dalla quale non avrei saputo quale pezzo scegliere:per semplificarmi la vita ho deciso di parlarne, un giorno, in un articolo a sè stante.
Ho parlato anche troppo; il biglietto per il circo lo abbiamo. 
Entriamo pure, e guardiamo attentamete a dove mettiamo i piedi.
L'obiettivo è salvarsi dai mostri, ed entrare in quella magione infestata dai fantasmi, laggiù.
Poi tutto sarà finito e ci ritroveremo nelle nostre case, al sicuro. 
Ma chi ci salverà dagli incubi che ci assaliranno non appena chiuderemo gli occhi?



1 - ROB ZOMBIE - DRAGULA
"Dragula" è la prima prova da solista del cantante dei White Zombie, Rob. Uscita nel 1998 come singolo di lancio dell'album "Hellbilly deluxe", deve il suo titolo al nome di una macchina presente nel telefilm "I mostri". Resta, ad oggi, il più grande successo di Rob Zombie, ed è divenuta, nel tempo, un autentico classico del metal elettronico.
L'intro contiene una citazione di Christopher Lee (che recita testualmente "Superstition, fear, and jealousy") tratta dal film horror "La città dei  morti". Da lì in poi, la canzone si sviluppa su una possente batteria e sulla splendida chitarra di Mike Riggs, creando un insieme saturo e trascinante, intriso di elettronicismi: La voce di Rob Zombie è ruvida, ispirata, e spara una strofa dietro l'altra come una lancia dardi impazzita fino all'incredibile ritornello, da cantare a squarciagola:"Dig through the ditches and burn through the witches I slam in the back of my Dragula!". Semplice e d'impatto, il brano è gradevole all'ascolto anche se piuttosto fracassone; l'ideale è spararlo a serata inoltrata per far scatenare la gente, ed il risultato è garantito. Curioso il video, dove Rob Zombie guida una macchina (La "Drag-U-La" appunto) con un passeggero d'eccezione:un Dracula di metallo (lo vedete anche nella foto del singolo qui accanto). C'è da dire che un pò tutto l'album "Hellbilly Deluxe" sarebbe adatto ad Halloween:pezzi come "Superbeast" e "Living dead girl" (presente anche nella colonna sonora del remake di "Psycho") sono degli autentici inni festaioli a sfondo splatter, giocosi e divertenti, e rappresentano in pieno lo spirito della festa delle zucche. L'intero disco si avvale, sul piano musicale, di un'ottima produzione, pompata ed aggressiva, che miscela alla perfezione elettronica e metal, creando un amalgama che nei precedenti lavori dei White Zombie era stato solamente abbozzato.



2 - LORDI - BLOOD RED SANDMAN
Direttamente dalla Finlandia, ecco i Lordi, vincitori a furor di popolo dell'Eurovision Song Contest del 2006 (!). Per chi non li conoscesse, consiglio vivamente di andarsi a vedere la performance dal vivo nella finale di quella manifestazione, o pescare uno tra i due video di "Hard rock hallelujah" e questa "Blood red sandman". Il gruppo è formato da 5 loschi individui, ognuno truccato in modo diverso. Il "capo" della combriccola è Mr.Lordi, che si presenta in scena mascherato da mostro, con degli zatteroni alti 40 cm ed un mantello nero. Il genere che propongono è un hard-rock truzzo e piuttosto commerciale, ma molto trascinante, ovviamente basato su tematiche horror e splatter.
"Blood red sandman" è mastodontica nel suo incedere cadenzato, supportata da chitarre potenti e da un arrangiamento pregevole; geniale è la presenza delle campane nel bridge, che richiamano in qualche modo il suono tipico delle feste natalizie (originariamente il brano si doveva chiamare "Blood red Santa", poi il titolo fu cambiato perchè la canzone venne considerata inappropriata dalla casa discografica per il riferimento troppo macabro al Natale). 
Per non parlare poi del ritornello che, se sparato a tutto volume, rischia di spaccare le casse e far tremare tutta casa. Il brano è tratto dall'album "The monsterican dream", e come già anticipato in precedenza, è accompagnato da un video spettacolare, che trae ispirazione da film horror come "La Casa" (con annessi e connessi): 3 ragazzi trovano in una baita una scatola contenente oggetti strani, tra cui un registratore; nel momento in cui avviano il nastro, delle forze visibili solo attraverso una telecamera, azionata da uno di loro, prendono vita:sono Mr.Lordi e la sua band, che sulle note di "Blood red sandman" terrorizzano il trio, fino a quando uno di loro riesce a staccare la spina e disattivare così il registratore malefico. Molti credono che il testo della canzone sia ispirato a Freddy Krueger ("They called me the Leather Apron"), altri pensano che sia stato scritto riferendosi al leggendario Jack lo squartatore ("Can you hear how the children weep?"). In realtà, il Blood red sandman è un compendio dei due soggetti e non solo:è il mostro definitivo, quello da cui non si può scappare e che non si può sconfiggere, e che sta tornando a casa proprio ora:"Once again there is pain I bring flames, I bring cold...I'm the Blood Red Sandman coming home...". Mi sembra evidente che, in una qualsiasi scaletta musicale per Halloween, almeno un brano dei Lordi sia imprescindible. Ma sprangate bene la porta, se non volete che Mr.Lordi vi faccia visita nel cuore della notte!



3 - GHOST - SQUARE HAMMER
Vi pare che ad Halloween, ormai, si possa fare a meno dei Ghost? Esattamente un anno fa, "Square hammer" era presente in quasi tutte le playlist a tema di Spotify, e non solo:era al primo posto della Mainstream Rock Chart di Billboard:roba che, fidatevi, non è da tutti. Papa Emeritus (qui III, ma ancora per poco perchè pare che sia in arrivo Emeritus Zero) ha saputo creare un personaggio iconico ed un marchio pressochè infallibile, teatrale ed intercambiabile (ogni album vede la "sostituzione" del papa precedente con uno nuovo, sempre impersonato da Tobias Forge, anima ed ideatore del progetto), e sta riuscendo in un'impresa per niente facile:rendere ancora più visibile il genere hard rock e metal. "Square hammer" è forse la proposta più commerciale dell'intera carriera dei Ghost, ma signori, lasciatemelo dire:questo è un vero e proprio inno capace di rimanere in testa anche a chi non ama il rock. 
"As I'm closing in, imposing on your slumber, you call on me as bells begin to chime..." recitano le strofe, che sono una dichiarazione di intenti del Papa, consapevole che i suoi adepti non possono fare a meno di essere attratti dal suo santuario ("Still you call on me for entrance to the shrine...") o dai suoi poteri clandestini ("You call on me for powers clandestine..."). Emeritus si erge a signore della notte ("Living in the night" e "Hiding from the light" sono gli incipit principali dei versi) e guida l'ascoltatore fino all'indovinatissimo ritornello, dove raccoglie le folle per istigarle a seguire il suo credo:"Are you on the square? Are you on the level? Are you ready to swear right here, right now before the devil?...". La canzone di per sè è semplice e lineare, suonata impeccabilmente dai Nameless Ghouls (gli anonimi membri del gruppo, nascosti da una maschera), e facilmente canticchiabile:tutti ingredienti di una hit assicurata. "Square hammer" è tratta dall'E.P. del 2015 "Popestar" (che è a tutti gli effetti un'estensione del full lenght "Meliora" di un anno prima), ed è ormai il pezzo con cui i Ghost aprono tutti i loro concerti; e ne sono certo:troverà posto facilmente in una qualsiasi playlist a tema horror ancora per molti lustri.


4 - MICHAEL JACKSON - GHOSTS
Già. "Thriller". Sarebbe stata una scelta scontata e banale, no? Però il re del pop non ha solo quello di asso nella manica:"Is it scary" e soprattutto "Ghosts" (tratte dal mini-film omonimo, scritto da Michael insieme a Stephen King, uno che sull'horror la sa lunga) sono altre due gemme del suo repertorio a tema Halloween. Senza poi dimenticare "Threatened" (ultimo brano di "Invincible"), "Heartbreak hotel" presente su un album lanciato con i fratelli ("Triumph" del 1981), fino ad arrivare a "Behind the mask" (uscita su un album postumo, "Michael" del 2010):indubbiamente, il sovrannaturale, i fantasmi e gli zombie erano argomenti che affascinavano non poco Michael Jackson. Ho dirottato la mia scelta su "Ghosts" per due motivi, di cui il primo è strettamente musicale: è un brano bellissimo che viene troppo spesso sottovalutato, con delle tastiere veramente spettrali e realmente ad effetto, arrangiato e prodotto in modo sublime; è un'opera pop in stile gotico che cela un messaggio nascosto, riferito probabilmente ai media che non gli concedevano tregua. Il messaggio emerge chiaramente dalla domanda che Michael pone al termine del ritornello:"Tell me are you the ghost of jealousy". Partendo da questo presupposto, tutto il senso della canzone cambia:si parla di fantasmi che infestano una magione abbandonata ("There's a ghost down in the hall"), di rumori sinistri dietro le porte ("There's a creak behind the door"), persino di tracce di sangue sulle scale ("There's blood up on the stairs"). Sono tutti elementi di una tipica ghost story, che esplode nel refrain:"And who gave you the right to shake my family? And who gave you the right to shake my baby, she needs me...And who gave you the right to shake my family tree? You put a knife in my back shot an arrow in me!...Tell me are you the ghost of jealousy?". La chiave interpretativa è ambivalente, gli spettri potrebbero essere i paparazzi che lo seguono ovunque, spaventano la sua famiglia e lo pugnalano alle spalle con storie inventate e false. Nonostante non si possa ignorarne il messaggio metaforico, mi piace ascoltarla affidandogli il significato più letterale e, se vogliamo, leggero. 
Il secondo motivo per cui ho scelto "Ghosts"? Semplice:mezzo mondo ballerà sulle note di "Thriller" la notte di Halloween. Musical Maniak invece, lo avrete capito, si distingue un pò dalla massa, e dove è possibile cerca di proporre qualcosa di diverso, o di meno conosciuto.
 

DOKKEN - DREAM WARRIORS
Ah, i cari vecchi anni 80. Indimenticabili, sia sotto il profilo musicale, sia per quel filone cinematografico che racchiude una marea di classici horror oggi divenuti cult, ai quali un pò tutta la mia generazione guarda con un pizzico di nostalgia; non erano perfetti (anzi, a riguardarli oggi ci fanno anche ridere, un pò per gli effetti speciali raffazzonati, un pò per le storie molto più accessibili), ma all'epoca c'erano delle idee. Oggi, invece, abbiamo dei mezzi potentissimi ma carenza di inventiva, ed il genere è stato rivisitato in lungo e largo, il più delle volte con proposte mediocri. Andava di moda, in quei film retrò, creare colonne sonore ad arte che chiamavano in causa spesso il mondo del rock; "Dream warriors" dei Dokken nasce grazie proprio da uno di questi progetti:la saga di Freddy Krueger e dell'arcinoto "A nightmare on the Elm street", giunto, nel 1987 al suo terzo capitolo, intitolato "I guerrieri del sogno". Scritta da George Lynch e Jeff Pilson (rispettivamente chitarrista e bassista della band) e splendidamente interpretata dalla voce sublime di Don Dokken, "Dream warriors" è un mid-tempo in pieno stile hard-rock ottantiano, atmosferico ed orecchiabile. Sin dalle prime battute, è chiaro quanto il pezzo vada ad attingere all'immaginario e macabro mondo creato su misura dal personaggio interpretato da Robert Englund:"I lie awake and dread the lonely nights, I'm not alone...I wonder if these heavy eyes can face the unknow...". E' un racconto per immagini che segue il naturale schema strofa-ritornello per due volte, fino all'assolo di chitarra che fa da ponte ad una b-section magistrale, che va a riprendere il tema principale. La chiusura è spettacolare, con la voce limpida interpuntata dai cori, che tocca note altissime ripetendo diverse volte la parte finale del refrain "maybe tonight you'll be gone".
E' chiaro come all'epoca ci fosse più trasporto e maggior lungimiranza in progetti del genere; oggi, l'aspetto musicale dei film horror viene curato in modo totalmente diverso:vengono chiamati grandi musicisti capaci di creare pezzi orchestrali di grande effetto. Sempre più raramente ci si imbatte in una rockstar o in gruppo affermato che va a comporre un brano su misura per quello che, erroneamente, viene ancora considerato un genere di nicchia rispetto ai blockbusters campioni di incassi. 


Per questa volta, credo che possa bastare. Ma non finisce qui.
Musical Maniak tornerà a parlare del connubio fra musica, cinema e letteratura horror.
Se avete in programma una festa di Halloween, questi sono pezzi che potrete e dovrete suonare: divertiranno anche i bambini, faranno ballare i più grandi e in ogni caso doneranno alla festa la giusta atmosfera da "incubo scherzoso".
Almeno fino a quando uno zombie, o un mostro non si paleserà alle vostre spalle, appoggiando la sua mano gelida sulla vostra spalla.
In quel caso, declinerò qualsiasi responsabilità.
Solo la musica vi potrà salvare.
Buon Halloween a tutti!
(R.D.B.)

THE FRIGHT SIDE


                                                                            



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