venerdì 6 gennaio 2017

RECENSIONE:EVERGREY - THE STORM WITHIN' (2016)

EVERGREY - THE STORM WITHIN' (2016)
LABEL : AFM
FORMAT : LP - LIMITED EDITION SILVER VINYL





Nell'ambito del progressive metal, gli Evergrey di Tom S.Englund sono sempre rimasti fedeli alla loro linea : chitarre possenti, ed una buona dose di melodia (quasi sempre dovuta alla presenza di tastiere evocative) abbinata all'elettronica.
Dopo 20 anni di carriera ed un lungo periodo di silenzio, "The storm within" ripropone le stesse caratteristiche dei primi dischi, nonostante a tratti il risultato complessivo possa sembrare più morbido ed orecchiabile rispetto agli esordi. Per chi si aspettava dei cambiamenti sarà una delusione, per chi invece è rimasto affascinato dai loro lavori precedenti, sarà una piacevole conferma. 
Questo concept album (con testi collegati l'uno all'altro) è un'analisi dell'essenza dello spirito umano, con le sue contraddizioni e le sue debolezze, e di quella "tempesta interna" che nei momenti di difficoltà intimorisce l'uomo,e lo tormenta nella continua ricerca di una non ben definita stabilità emotiva. Questo dibattito interiore è fatto di alti e bassi, momenti in cui si reagisce e momenti in cui lo sconforto ti assale, senza apparentemente lasciare una via di uscita. 
E così,all'energica e combattiva "In orbit", che recita:
             "I'm caught here in this vacuum
                I'm falling from a sunless sky
                   I'll rid myself of value
                      And leave this emptiness behind..."
si contrappone la tristezza raccontata in "The impossible" per una persona che non c'è, o che non si può più avere vicino :
           "It is cold here it is freezing
            While you're asking the impossible
            Because it's impossible to be this alone..."
Questo è un pò il leitmotiv dell'album, che si apre con "Distance", pezzo potente e deciso che parte e finisce con dei "rintocchi" di pianoforte che spianano la strada ad un riff incalzante. Il primo singolo "Passin'through" prosegue sulla stessa scia, con una veste più commerciale e radiofonica soprattutto nel preludio al ritornello, melodico e di grande impatto. La furia di "My allied ocean" trova sfogo negli splendidi assoli chitarristici di Henrik Danhage, mentre "Astray" e "The lonely monarch", pur risultando piuttosto piatte e prive di sussulti, risultano gradevoli anche dopo diversi ascolti. 
La voce di Carina Englund (moglie del leader) impreziosisce la meravigliosa e toccante "The paradox of the flame", accompagnata dal suono dei violini che si sposa in modo naturale con il pianoforte.
E indubbiamente le ballads sono il pezzo forte di questo disco, tant'è che il momento più struggente (e l'episodio più riuscito di tutto l'album -  così riuscito che già al primo ascolto sapevo che avrebbe trovato posto nella mia personale lista delle migliori ballate metal di sempre) resta quello di "The impossible", un urlo disperato da vivere ed ascoltare in solitudine, guardando il mare in pieno inverno.
La title track "The storm within" è un altro lentone, gelido come le temperature invernali, che gioca su una chitarra deicsa e possente che improvvisamente sparisce, e in appena un secondo torna più rabiosa che mai. I continui cambi di ritmo non intaccano la struttura melodica del brano, che resta struggente e malinconica: senza ombra di dubbio, un grande pezzo, da riascoltare più volte per apprezzarne la trasparente bellezza.
Nel complesso, "The storm within" non ha grossi cedimenti, anche se a tratti la proposta di alcuni brani può sembrare ripetitiva e scontata. Se si dovevano festeggiare i 20 anni di carriera, gli Evergrey con questo lavoro lo hanno fatto senz'altro in modo egregio. 
L'edizione limitata in vinile argentato ad effetto "liquido" è spettacolare : la musica è incisa su 3 facciate del doppio lp, ed il quarto lato è un "etched-side" inciso con dei disegni di una costellazione, un pianeta ed altri simboli che richiamano l'artwork della copertina.                            (R.D.B.)

VOTO : 7/10
BEST TRACKS : "The impossible", "The paradox of the flame", "In orbit", "Passin'through".




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