venerdì 6 gennaio 2017

RECENSIONE:GHOST - MELIORA (2015)

GHOST - MELIORA (2015)
LABEL : LOMA VISTA RECORDINGS
FORMAT : LP - LIMITED EDITION YELLOW/BLUE SPLATTERED VINYL





Non potevo non iniziare questo blog di recensioni con quella che per me è la band del momento.
I Ghost sono già al terzo album, e nonostante il mio "ritardo", posso comunque affermare di aver seguito un ordine cronologico, scoprendoli ed ascoltandoli per la prima volta con il loro album di esordio "Opus Eponymous". E quindi, dopo essere passato per "Infestissumam", e i due E.P. "If you have Ghosts" e "Popestar" (successivo, come uscita, a questo lp) con "Meliora" avevo già un quadro generale della loro produzione.
Chiunque si celi dietro il trucco di Papa Emeritus (che sia il Papa I,II o III - io continuo a credere sia sempre la stessa persona) e dietro le maschere dei "Nameless ghouls", sa il fatto suo : questi sono musicisti con la M maiuscola, che magari potranno far storcere il naso a chi vive esclusivamente di heavy metal grezzo e rude, e a chi crede che questo genere non possa essere commmerciale; perchè, attenzione, sempre di commerciabilità parliamo,del resto se non ottieni un minimo di successo, per quanto bravo puoi essere, rimarrai sempre nel limbo degli sconosciuti.
Ebbene, la loro proposta - studiata a tavolino - alla resa dei conti non offre niente di nuovo : il loro rock/metal con testi a sfondo esoterico ed anticlericale è un terreno già ben calpestato da King Diamond e dai suoi Mercyful Fate sul finire degli anni '80, e ancor prima (ed in tempi ancora più difficili) dai nostrani Death SS, divenuti precursori di un genere (la "Horror Music") che poi si è espanso in tutta Europa generando band come i Cradle of Filth (per citarne l'esempio più eclatante) e da cui diversi gruppi della scena black metal scandinava hanno tratto ispirazione; guarda caso, i Ghost sono svedesi, e questo non è un dettaglio da poco. Inoltre, il face-painting del frontman Papa Emeritus deve molto - se non tutto - al già citato King Diamond, e per quanto riguarda l'aspetto piu' teatrale in sede live, anche agli storici e americanissimi Kiss.
Mescolate queste carte, aggiungeteci una buona dose di pop (già, il pop!) con richiami al classic rock anni 70, ed avrete i Ghost. 
Detto questo, "Meliora" è la naturale evoluzione dei primi due dischi del combo di Linkoping, ed è un grande disco, senza dubbio. Il perchè è presto detto : qui non si parla di scopiazzature, nè di emuli senza anima, perchè la band ha la capacità di rielaborare tutti gli ingredienti di cui ho parlato sopra in modo originale e professionale, e perchè il frontman Papa Emeritus ha carisma da vendere ed una presenza scenica che abbaglia. E la musica è senza dubbio valida : sono solo 10 tracce, di cui 2 interludi strumentali che nulla aggiungono al disco, quindi qualità in luogo della quantità. Il disco inizia con "Spirit", che è la chiave per aprire la porta del mondo dei Ghost, dove questo papa cattivo è la figura suprema che ti intrattiene con la musica dei suoi misteriosi demoni infernali. Il brano è accompagnato da un persistente organo che accompagna le chitarre, predominanti e robuste, ed è seguito dalla quasi "progressive" e molto settantiana "From the pinnacle to the pit", chiaro omaggio al loro primo lavoro molto piu' AOR. E poi arriva "Cirice", che non ha bisogno di presentazioni : con questo pezzo i Ghost hanno vinto un Grammy (sì, un Grammy, davvero!), splendidamente strutturato tra chitarre potenti (tipiche reminescenze dei Mercyful Fate) ed un ritornello magnetico e tanto dolce quanto inquietante. La strumentale "Spoksonat" fa da battistrada alla gemma incastonata nella mitra del papa cattivo e dei suoi ghouls : "He is"  ti entra in testa in modo assurdo, tanto da ritrovarti a fischiettarne il ritornello in autobus mentre vai al lavoro.
La melodia (che riecheggia molto lontanamente "The sound of silence" di Simon & Garfunkel), dolce ma sinistra allo stesso tempo, è scandita dalle parole solenni del testo:
    "He is, He is the shining and the light without whom I cannot see
        He is, insurrection He is spite, He is the force that made me be
           He is, Nostro Dispater, Nostra Alma Mater
              He is...."
Inutile chiedersi a chi si riferisca con queste parole....
E poi? Con "Mummy dust" la voce del Papa si fa minacciosa, mentre in "Majesty" sembra di sentire un brano dei Judas Priest finchè il cantato e l'immancabile organo lo trasformano  in un brano chiaramente in stile Ghost. C'è giusto il tempo di riprendersi un minuto - con l'interludio strumentale "Devil church" -  che ci si ritrova quasi alla fine di questo inquietante viaggio sonoro, con la memorabile "Absolution", il cui incedere rallenta poco prima dell'apertura ariosa del ritornello accompagnato dalle tastiere. La chiusura è affidata all'inno "Deus in Absentia", sinistramente aperto dal rintocco di un orologio a pendolo, e il cui ritornello verrà scandito da Papa Emeritus e ovviamente cantato a squarciagola dai fans in concerto :
             "The world is on fire
                And you are here to stay and burn with me
                  A funeral pyre
                     And we are here to revel forevermore.."
Molti puristi del metal criticano i Ghost. Pare che appena qualcosa di questo genere sfoci nel commerciale, gli artefici di tale "offesa" debbano essere per forza etichettati come venduti e banditi dagli stereo. Ma se si va oltre a questo aspetto, e non ci si lascia ingannare dalle apparenze, i Ghost sono quanto di meglio abbia partorito la scena metal negli ultimi anni. "Meliora" è un disco vario e godibilissimo, che ha l'unica pecca, forse, di durare troppo poco.
Una volta finito, la tentazione di premere di nuovo il tasto "play" e di riascoltarlo è tanta. E per quanto mi riguarda, chi ci riesce, ha sempre vinto.                          (R.D.B.)


Voto : 8,5/10
Best tracks : "Cirice", "He is", "Majesty", "Deus in absentia".






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