mercoledì 22 marzo 2017

PLAYLIST:METAL BALLADS

PLAYLIST :
METAL BALLADS



"E cos'altro può essere l'amore se non una segreta pazzia, un'opprimente amarezza e una benefica dolcezza?". Con queste parole, Shakespeare descrive l'amore in "Romeo and Juliet".
In questa personale selezione di quelle che io considero le migliori metal ballads di sempre, c'è un pò tutto di quella definizione del poeta inglese. In questo caso le parole sono accompagnate dalla musica, e non sono scritte su un libro; ma non c'è altro mezzo più diretto di questo, per sentir come prende vita un sentimento viscerale come l'amore, che è un tripudio di emozioni capaci di scombussolare l'anima di ogni individuo. Spesso, quella benefica dolcezza si tramuta anche in dolore vero e proprio:la morsa lancinante che soffoca il respiro, il groppo in gola che proprio non vuole saperne di andare giù. Perchè amare riempie il cuore, lo fa volare fin sù nel cielo ed anche oltre; ma a volte, sa anche fargli male, distruggerlo, farlo piangere. Ed è lì che certe melodie vanno ad inserirsi, specie nelle persone più sensibili e ricettive come il sottoscritto.
Ho da sempre adorato, musicalmente parlando, i lenti sofferti e struggenti. Sono un sognatore, una persona piuttosto romantica e sentimentale; vivo certe emozioni "di pancia" e, per questo, spesso ho sbattuto il muso contro il muro, standoci male e dannandomi dietro alla sofferenza per una persona andata via, un amore perso, o mai avuto. Ho vissuto in piena età adolescenziale una fase "heavy-metal", in cui questi amori e dolori hanno trovato pane per i loro denti e lo trovano ancora oggi, e qui ne spiegherò il perchè.
Il metal è sempre stato un genere di nicchia, ascoltato e vissuto da pochi, non dalla massa; ma nel suo ambito, ci sono delle bellissime canzoni d'amore; canzoni che sono degli autentici gioielli sonori, di gran lunga superiori ai classici di ogni genere e ai lentoni strappalacrime del pop. Sono pezzi "veri", suonati, vivi e mai stereotipati, ma in molti, troppi, ne ignorano l'esistenza; ed è un gran peccato che siano sconosciuti non solo al grande pubblico, ma anche alla stragrande maggioranza degli amanti della musica.
Questo purtroppo è un dato di fatto, e sebbene questi tesori siano suonati da musicisti con i fiocchi, mai gli è stato concesso il giusto e meritato risalto.
Lasciate stare quindi pezzi storici come "Without you" o "I want to know what love is", e se siete innamorati, o state vivendo delle autentiche pene per il vostro amore non ricambiato o finito da poco, fate un piacere a voi stessi e lasciate che il vostro stato d'animo viva almeno uno di questi brani.
Vi farà stare ancora più male, probabilmente. Vi soffermerete davanti al muro della vostra stanza valutando quanto sia il caso di sbatterci la testa. Vi farà perdere nei vostri pensieri. O più semplicemente sentirete quel tuffo al cuore che sembrerà acuire la vostra delusione.
Se invece le cose vanno bene, sostituirà i vostri occhi con un cuoricino, e non vedrete l'ora di farlo ascoltare alla vostra dolce metà. Rinvigorirà il vostro spirito, e vi farà sentire padroni del mondo.
Forse, vi sembrerà persino di camminare sulle nuvole. In ogni caso, non abbiate paura di provare emozioni con la musica:fa bene, è terapeutico e in fin dei conti...state solo vivendo. Vi sembra poco?
Per chiudere questa introduzione riprendo Shakespeare con un altro passaggio, tratto stavolta dal suo "Sogno di una notte di mezza estate":"l'amore guarda non con gli occhi, ma con l'anima". In questo caso, il nutrimento dell'anima è l'orecchio; mentre il cuore è sempre lì, che batte. E batte forte.
Questi sono i 5 lenti metal che, a mio avviso, vale la pena ascoltare almeno una volta nella vita, e che sono davvero tra le più belle canzoni mai scritte nell'intera storia della musica.
La mia scelta è ricaduta su 5 gruppi (e neanche un solista), di cui ben 4 provengono dal filone power metal (Stratovarius,Edguy,Helloween e Hammerfall); "l'intruso" è la band portabandiera più nota del filone progressive (Dream Theater);  E' stata dura dover escludere almeno altri 3 gruppi da questa playlist; se l'ho fatto, è esclusivamente perchè sono riconduncibili ad altri generi del rock e del metal, e li menziono qui per completezza:gli Entwine (che entreranno in un'eventuale playlist gothic), i W.A.S.P. (che troveranno sicuramente posto in una scaletta di love songs hard rock, insieme a band come Dokken e White Lion) e i Nightwish dei primi dischi, quelli con Tarja Turunen...che non sono in questa lista solo per ragioni prettamente numeriche (ne dovevo scegliere 5).
Ognuno dei brani di questa piccola playlist ha un significato particolare per me. Perchè li considero come delle fotografie del passato ripescate da una scatola chiusa in un cassetto. Perchè sono uno spaccato di vita. Perchè li ho ascoltati fino allo sfinimento, così tante volte che alla fine sono diventati parte di me. Perchè portano con sè centinaia di camminate solitarie in riva al mare, riflessioni davanti ad una finestra, ricordi a volte piacevoli, a volte dolorosi. Non posso pretendere che chi non ha mai ascoltato i pezzi che vado ad elencare, possa percepire le stesse emozioni che provo ed ho provato io. Vi basti sapere che almeno per chi scrive, anche a distanza di anni, queste canzoni "vivono". Ed ogni volta che suonano nel mio ipod o nel mio stereo, diventano "vita". 

1 - DREAM THEATER - THROUGH HER EYES

Come si può non rimanere incantati sin dalle prime note di questo favoloso pezzo firmato dai re del prog-metal? Il rintocco di tastiera, subito accompagnato da una splendida voce femminile e le chitarre che intervengono saltuariamente ad impreziosire il tutto sono un'apertura scioccante per dolcezza ed intensità. Quando subentra il solenne ritmo di chitarre acustiche e pianoforte, l'atmosfera cambia, ma non le emozioni:ascoltare delle note così delicate, cariche di sentimento, letteralemente sublimi, lascia storditi e ammaliati. La musica di "Through her eyes" parla anche senza parole. Il testo è solo un'ulteriore sottolineatura dello splendore di questo brano, sebbene racconti dell'enorme sofferenza dietro la perdita di una persona senza che si possa far niente per riaverla, delle incertezze e delle promesse mancate della vita, delle speranze che si tramutano in dolore ed a volte, anche in tragedia; in fondo siamo un pò tutti vittime delle circostanze ("She never really had a chance on that fateful moonlit night, sacrificed without a fight; a victim of a circumstance"), ma quando si ha un legame molto forte con un'altra persona, è lì che va ricercato sollievo per le proprie pene:quella presenza a cui basta uno sguardo per farti scorrere tutta la tua vita intera davanti ("I felt so empty as I cried like part of me had died, I'm learning all about my life by looking through her eyes..."). La chiusura è quanto di più bello i Dream Theater avessero potuto architettare, con la voce limpida di James LaBrie che diventa strumento ipnotizzante, quasi come il canto di una sirena:va a completare l'orchestrazione, e diventa esso stesso strumento talmente vivo che lascia l'ascoltatore ipnotizzato, e pervaso da un senso di malinconia opprimente.
Tratta dal bellissimo album del 1999 "Metropolis part II:Scenes from a memory" (dove trova posto anche una rielaborazione dello stesso tema musicale ma con un testo diverso, il cui titolo è "Through my words/Fatal tragedy"), "Through her eyes" è senza ombra di dubbio uno dei più bei pezzi nell'intera storia del metal melodico.

2 - HELLOWEEN - FOREVER AND ONE (NEVERLAND)

Composta per il secondo disco in studio dell'allora nuova formazione degli Helloween,"The time of the oath", e dopo un lungo periodo di crisi della band che portò alla dipartita del cantante Michael Kiske, "Forever and one" contribuì insieme all'intero album a riportare gli Helloween ai fasti degli esordi,e ad essere i dominatori indiscussi della scena metal tedesca. E' qui che i fans di lunga data si sono innamorati della voce di Andy Deris (ex Pink Cream 69), ed è qui che io scoprii il gruppo:anzi, addirittura questo pezzo mi fece capire quanto le power ballads del genere heavy fossero superiori alle classiche canzoni d'amore. Nonostante stia parlando di 20 anni fa, questo è un brano che ancor oggi non sono stanco di riascoltare. Anche qui è il pianoforte a dare il via al sogno ad occhi aperti, che tanto per cambiare cela amarezza e delusione per le bugie di una persona che si ama in modo irrazionale; quel tipo di amore che a volte porta al perdono,nonostante il dolore e la rabbia; ed anche se la mente è distante, il cuore è vicino, per restare al fianco di questa persona ("Here I am, seeing you once again my mind's so far away,my heart's so close to stay..."). E' il classico dibattito interiore, che non ti permette di allontanarti definitivamente da chi è veramente importante nella tua vita; nonostante abbia tradito la tua fiducia, ed abbia spezzato il tuo cuore, e nonostante la consapevolezza di nuove e future lacrime, sai già che se ti allontanerai, ti mancherà ("Forever and one I will miss you; However, I kiss you yet again way down in Neverland...So hard I was tryin', tomorrow I'll still be crying...How could you hid your lies, your lies?...").
Il ritornello, in pieno stile power-ballad, è energico e potente, con la voce che spicca per la sua ampia tonalità e per l'interpretazione di Deris. Gli Helloween hanno sfornato diverse ballate meravigliose negli anni (ce n'è almeno una in ogni disco), tanto da diventare degli autentici maestri del genere; ma questa...beh, questa le batte davvero tutte.

3 - EDGUY - SCARLET ROSE

Nel 1998, quando gli Edguy ancora giovanissimi pubblicarono "Vain glory opera", rimasi folgorato:non solo era un album di qualità e ben strutturato, ma grazie alla scuola di artisti già all'epoca veterani (Hansi Kursch dei Blind Guardian, Timo Tolkki degli Stratovarius), riuscirono a farsi strada nella scena metal allora affollatissima con uno stile che negli anni è diventato un vero marchio di fabbrica. "Scarlet rose" è una ballad costruita per metà su una chitarra acustica; gioca su un chiaro-scuro di sentimenti sin dalle prime strofe ("the moment when you held me tight won't come back anymore, and at the end of that night you slammed the door..."), e sale lentamente di tonalità con le tastiere, fino ad esplodere con l'ingresso della chitarra elettrica nel secondo ritornello. La chiusura è cupa e triste, con la voce filtrata di Tobias Sammet su un tappeto tastieristico registrata in modo da creare un effetto di allontanamento del protagonista da quella bellissima storia d'amore, bella come una rosa scarlatta, che è morta, e persa nella notte: "The scarlet rose has died, lost inside the night, left in my mind like a dream and full of pride...". Qui i ricordi di quei momenti unici trascorsi con la propria amata portano solo dolore e delusione per ciò che poteva essere, e ciò che non è stato ("Nothing is forever in life but a memory believe it's true, and when I gaze in the rain I'm crying just for you..."), e l'orgoglio non lascia vie di uscita, nè concede spazio ad un eventuale recupero. Anche gli Edguy, come gli Helloween, portano con sè un campionario niente male di ballate (basti pensare a "Tomorrow", presente sullo stesso album), ma in questo caso vale il detto "il primo amore non si scorda mai". E il primo amore della discografia degli Edguy ad entrare nelle mie cuffie, è stato "Scarlet rose".


4 - STRATOVARIUS - BEFORE THE WINTER

Ah, quante volte ho sognato ad occhi aperti su questa melodia ipnotica! Ad aprirla, sono delle tastiere con note altissime e meravigliose (se mai un giorno gli Stratovarius dovessero riproporla suonata con un'orchestra, credo che dovrei prepararmi a raccogliere la mia mascella da terra). La tematica stavolta tratta la distanza tra due persone che si amano: Timo Tolkki, il chitarrista e leader del gruppo all'epoca, probabilmente nel comporla pensava alla moglie, che avrebbe dovuto lasciare a breve per partire in tour con il gruppo; il testo è quindi una promessa di ritorno, e mentre lui, guardando cadere le foglie, sente l'imminente arrivo dell'inverno, rassicura il suo amore dicendole che ripercorreranno quella stessa strada insieme, e che il vento le porterà i suoi messaggi per riscaldarla; così, i loro sentimenti rimarranno vivi finchè non tornerà, e il sogno di riabbracciarsi si avvererà: "The path to home is long and winding, I'll keep the flame alive for you until I am back. You and I will walk that road together,
I'll show that all the dreams are true if you only let them be before the winter...
".

Splendido il break a metà canzone, dove la tastiera ripete fino allo sfinimento due note,mentre l'organo con il suo suono grave e malinconico apre la strada all'assolo disperato di Tolkki, autentica gemma incastonata nel cuore del pezzo.
"Before the winter" è tratta dall'album "Visions", che consiglio a chiunque sia un amante della musica: perchè è uno degli album più belli,completi ed originali nella storia dell'heavy metal; perchè è suonato splendidamente; perchè contiene 10 tracce elaboratissime e mai noiose; e perchè tra queste...c'è "Before the winter".

5 - HAMMERFALL - ALWAYS WILL BE

Gli Hammerfall hanno da sempre fatto del power metal la loro bandiera:piano piano sono cresciuti, fino a raggiungere il livello degli Helloween, di cui sono connazionali. E proprio con l'altro gruppo tedesco hanno in comune la capacità di comporre delle splendide canzoni d'amore. "Always will be" è l'omaggio ad una donna che non c'è più, ma nasconde un singificato più ampio ed universale:quello di un sentimento eterno. "So I say farewell, I'm yours forever,and I always will be", non è forse ciò che vorremmo dire a qualcuno di veramente importante almeno una volta? Credo che ognuno di noi abbia una persona, che non siano i nostri famigliari, a cui dire o a cui è stato detto "io per te ci sarò sempre". Io ho avuto la fortuna di trovarla e di averla ancora qui dopo tanti anni, e sicuramente leggerà anche queste righe. Ed è proprio a quella persona che io penso quando ascolto questa ballata delicata come un fiore. Aperta da un suono di chitarra elettrica "piangente" (o di flauto nella riproposizione acustica, a seconda della versione che si decide di ascoltare), la canzone ha una struttura ben definita che non cambia mai, sulla quale è l'interpretazione e la storia che racconta il testo a rubare la scena. "Always will be" è tratta dall'album "Renegade" del 2000, non uno dei migliori lavori del gruppo (che restano ancor oggi "Glory to the brave" e "The legacy of kings") ma comunque un ottimo disco. 
Ero combattuto, lo ammetto:fino all'ultimo mi sono riservato la scelta di inserire in questa playlist "Always will be" o "The fallen one", altro meraviglioso brano incluso sull'album precedente degli Hammerfall; più che il brano di per sè, ha vinto il significato ed il legame con esso, che in questo contesto può essere visto come il cuore che ha dominato sulla testa.


Se avessi potuto, non avrei esitato ad aggiungere almeno altre 2/3 canzoni, ma elencarne 7 non avrebbe avuto senso...arrivare a 10 avrebbe reso questo post troppo lungo, e quindi sono dovuto scendere a compromessi con il mio entusiasmo nella scelta tra decine di brani che adoro. A chiunque legga, consiglio vivamente di non fermarsi al "commerciale" e di scavare, anche in generi apparentemente ostici; perchè di canzoni valide ce ne sono tante, molte di più di quante crediate. Ma non sempre (anzi, diciamolo:quasi mai!) vengono spinte dalle radio, dalle case discografiche, e dalla stampa specializzata. Bisogna andarsele a cercare, a volte anche con una coraggiosa apertura di mente. Se dovessi ritrovarmi in un'isola deserta, e mi dicessero che ho a disposizione solo una scelta ristretta di canzoni da tenere con me in un ipod, queste le inserirei di sicuro. Se volessi del sottofondo musicale ad una cena romantica, questi cd li terrei a portata di mano, con altissimie probabilità che almeno uno finisca nel lettore. Se voglio starmene un pò per fatti miei, a distruggermi il cuore, a piangere, o a ricordare momenti migliori, probabilmente questi brani mi faranno da colonna sonora. 
Insomma, il loro utilizzo è molteplice:la canzoni selezionate ormai vanno tutte per i vent'anni di età, ma se dopo così tanto tempo fanno ancora questo effetto, sono convinto che questa sia della grande musica; veicolo ideale per quella "opprimente amarezza" e quella "benefica dolcezza" che ho citato all'inizio. Mette in risalto le emozioni, che per l'appunto sono vita; e che vita sarebbe se non provassimo emozioni?
(R.D.B.)

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